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Chi c’era e cosa si è detto ai 94 anni dell’Aeronautica militare

vecciarelli, Aeronautica

Procedere con determinazione all’attuazione del Libro Bianco. È questo l’augurio espresso dal ministro della Difesa Roberta Pinotti per i 94 anni dell’Aeronautica militare, rivolto all’Arma azzurra ma esteso a tutte le Forze armate. Il ministro è intervenuto questa mattina alla cerimonia per l’anniversario della costituzione dell’Aeronautica, svoltasi presso la Base base del 36° Stormo di Gioia del Colle alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Ad accoglierli, il capo di Stato maggiore della Difesa Claudio Graziano e il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Enzo Vecciarelli.

L’IMPEGNO DELL’AM
La caratteristica dell’Aeronautica è “pensarsi costantemente nel futuro, una dote importante che può trasmettere a tutto il Paese”, ha detto il ministro Pinotti. Soprattutto oggi, in un momento in cui la rapida evoluzione del contesto di sicurezza internazionale richiede capacità di adattamento senza precedenti. Occorre “mettere il personale delle nostre Forze armate nelle condizioni di poter assolvere al proprio dovere”, ha aggiunto. “Vogliamo fare di più ma soprattutto meglio”, a partire dal riordino dei ruoli e delle carriere militari recentemente predisposto dal governo. Il tema centrale è però ancora l’attuazione del Libro bianco: “Una riforma imposta dagli stravolgimenti geopolitici, dalle continue innovazioni tecnologiche e dalla generale necessità di ottimizzare le risorse disponibili”. Ora, “occorre procedere con determinazione sulla strada della trasformazione”, ha ribadito il ministro ricordando che, proprio oggi, il ddl approvato dal Consiglio dei ministri per dare il via al documento strategico viene incardinato al Senato.

L’ATTUAZIONE DEL LIBRO BIANCO
L’obiettivo per la numero uno del dicastero è “ottimizzare le risorse disponibili”, per lanciare “una strategia della difesa che ci consenta di adattarci al cambiamento in atto, di anticiparlo invece di subirlo”. Alla base, “c’è un radicale cambiamento culturale, inteso a introdurre una reale visione comune tra le nostre Forze armate”; oggi “e per il futuro, ogni singola Forza armata deve sapersi integrare con le altre, in ottica interforze e interagenzia, sia in ambito nazionale sia internazionale”. Per la sua stessa storia, “l’Aeronautica è nata con uno spiccato spirito interforze”, ha detto il ministro. E ciò si realizza ora con il considerevole impegno nelle missioni internazionali. Il nostro Paese, ha ricordato la Pinotti, è l’unico coinvolto in tutte le quattro missioni di Air policing della Nato, “in Slovenia e Albania senza soluzioni di continuità, e in Islanda (dove da qualche giorno sono tornati gli Eurofighter italiani, ndr) e nelle Repubbliche baltiche in rotazione con gli alleati”.

L’INTERVENTO DI GRAZIANO
Anche il generale Graziano ha espresso l’augurio che l’attuazione del Libro bianco possa avvenire celermente, come “pianificazione logistica di lungo periodo”. Occorre infatti “tenere la guardia alta; nel flusso e riflusso delle crisi è essenziale mantenere capacità di sicurezza e risposta adeguata”; e ciò “richiede razionalizzazione di sforzi e di impegni” per poter “creare uno strumento operativo che sia degno del passato”, ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa ricordando la storia e la tradizione dell’Am. “La riforma designata dal Libro Bianco consentirà di definire proprio questo”. In tale fase, l’Aeronautica rappresenta “un esempio di integrazione interforze”, ma anche una “componente pregiata e indispensabile, elemento trainante per l’economia nazionale, per la tecnologia e l’industria”. L’Arma azzurra, nelle parole del generale Graziano, incarna quella “sinergia che è essenza del Libro bianco e della cooperazione internazionale in sede europea e in sede Nato”.

LE PAROLE DI VECCIARELLI
“Siamo orgogliosi di portare il contributo di tutti gli italiani al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”, ha detto il generale Vecciarelli. “L’Aeronautica militare è consapevole di dover contribuire attivamente a costruire il futuro della nostra Nazione”, “e noi sentiamo di poterlo fare”, ha rimarcato il capo di Stato maggiore. L’Aeronautica 4.0 è così intesa come “un unico grande Stormo in volo per il bene esclusivo dello Stato”. In un processo di generale trasformazione, ribadito da tutti gli intervenuti, “l’unica paura da temere veramente deve essere quella di non saper interpretare il futuro”, ha detto Vecciarelli. Difatti, “garantire la sicurezza significa anticipare le sfide, prevenire le minacce, anticiparle e combatterle, se possibile, quando sono ancora lontane”.

IL RUOLO DELL’F-35
A questa sfida l’Arma azzurra è pronta a rispondere. “Grazie alla lungimiranza politica e di governo possiamo contare su velivoli allo stato dell’arte”, ha aggiunto il capo di Sma. Il riferimento è stato soprattutto all’F-35, caccia su cui l’Aeronautica punta per il futuro del proprio potere aereo. “I velivoli di quinta generazione aggiungono il vantaggio della bassa osservabilità oltre alle capacità di acquisire acquisizioni, fonderle insieme e distribuirle in tempo reale al processo decisionale”. Così, ha aggiunto il generale Vecciarelli, “disponiamo di un velivolo che rappresenta una vera e propria rivoluzione negli affari politico-militari, un sistema ad altissima tecnologia” che permette di “disporre di una chiara comprensione della situazione su cui basare le decisioni di carattere militare e politico”. Al termine della cerimonia, è stato proprio un F-35, appartenente al XIII gruppo (uno dei cinque che quest’anno festeggia il centenario) del 32° Stormo di Amendola, ad alzarsi in volo sopra la base di Gioia del Colle insieme a quattro Eurofighter.

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