Questo video è stato diffuso oggi da Tap Italia (acronimo di Trans Adriatic Pipeline), la società che si sta occupando nel nostro Paese di finalizzare la realizzazione dell’infrastruttura energetica che dovrà trasportare nella Penisola e poi in tutta Europa il gas dell’Azerbaijan. Come noto, non si placano le proteste dei cittadini del Salento, e in particolare degli abitanti di Meledugno dove – per la precisione in località San Foca – dovrà approdare il gasdotto.
La notte scorsa – secondo quanto denunciato dalla società – alcuni lavoratori sarebbero stato chiusi all’interno del cantiere da parte di un gruppo di manifestanti contrari alla costruzione dell’infrastruttura. Non è la prima volta che si verificano in zona – a causa di questo progetto – episodi di tensione e, in alcuni casi, anche di violenza da parte dei presidi No-Tap.
Ecco cosa dice il comunicato diffuso oggi dalla società:
“Nella tarda serata di ieri primo maggio, per l’ennesima volta si è svelato il volto violento del gruppo che dal cosiddetto Presidio NoTap cerca di imporre contro le leggi dello Stato quella della giungla, della prevaricazione, dell’aggressione. Per più di un’ora è stato impedito il cambio turno delle guardie giurate che vigilano sul cantiere, e quelle rimaste intrappolate nell’area recintata sono state fatte ripetutamente oggetto di lanci di sassi che fortunatamente non hanno colpito le persone causando però danni alle automobili di servizio. Il gruppo di scalmanati ha pesantemente insultato e minacciato i lavoratori presenti, mentre altri, con arnesi professionali provvedevano a tagliare ben 35 grate della recinzione, cinque delle quali sono state rimosse e rubate. Il video, girato con uno smartphone da una delle guardie giurate, documenta l’aggressione“.