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Tutto il programma politico di Emmanuel Macron in 9 punti

Cina, EMMANUEL MACRON

Cosa farà ora Emmanuel Macron all’Eliseo. Il leader di En Marche è stato eletto presidente della Repubblica in Francia domenica 7 maggio. Per comprendere strategie e pensiero politico di Macron, ecco di seguito in sintesi il programma del neo inquilino dell’Eliseo.

SANITÀ E ISTRUZIONE

Sul fronte sanitario il leader di En Marche! ha in mente il rimborso al 100% delle spese per occhiali, apparecchi dentali e auditivi da qui al 2022. Un piano da 5 miliardi che prevede anche il raddoppiamento delle case di cura sul territorio, per sopperire al fenomeno dei “deserti medici”. Per quel che riguarda l’istruzione, Macron vuole riformare la scuola investendo di più sulle periferie e pagando meglio gli insegnanti. Promette la creazione da 4.000 a 5.000 cattedre e di ristabilire le classi bi-lingue. Per la cultura invece propone un assegno da 500 euro per gli under 18, finanziati dallo Stato e dalle grandi multinazionali.

TEMI ETICI

Il 39enne presidente della Repubblica crede che non esista un unico modello che rappresenti la famiglia “reale”. «Le famiglie sono sempre più diverse: è necessario riconoscere e permettere a tutti di vivere paio vita e le responsabilità dei genitori». Per questo spiega che difenderà il matrimonio per tutti, che si batterà contro l’omofobia quotidiana, in particolare nei luoghi di lavoro, moltiplicando le operazioni di controllo a campione (“test”) e individuando le società offensive in tal senso (“name and shame”). Macron promette di garantire la partecipazione della Francia ad un’iniziativa internazionale per la lotta contro il traffico e la mercificazione delle donne coinvolte dal fenomeno della surrogazione di maternità nel mondo. Il leader centrista vuole, inoltre, concedere il riconoscimento giuridico ai figli nati da maternità surrogata all’estero.

DIRITTI PER LE DONNE

La lotta per la parità tra donne e uomini non è circoscritta solo all’ambito legislativo. Si tratta di una lotta culturale e interessa tutti i settori della vita, secondo l’ex ministro del governo Valls. In questo senso, Macron si pone come primo obiettivo quello di aiutare le donne a conciliare vita familiare e vita professionale, attraverso ad esempio la creazione di un unico congedo di maternità garantita per tutte le donne indipendentemente dal loro status. Il candidato di En Marche! rivendica il diritto per le donne di poter vivere del loro lavoro e propone di accelerare la parità professionale e salariale nelle grandi aziende.

IMMIGRAZIONE E ACCOGLIENZA

Macron ha promesso di occuparsi delle richieste di asilo nei primi sei mesi della sua presidenza e crede che la Francia debba essere un luogo dove i rifugiati sono i benvenuti. È contrario a chiudere i confini, ma afferma che occorre essere più severi con i controlli sull’immigrazione. Il leader di En Marche!  ha elogiato il ruolo della cancelliera tedesca Angela Merkel nella crisi dei migranti e crede che la Francia dovrebbe fare di più. Vuole lavorare a stretto contatto con l’Europa per risolvere il problema e non vuole affatto rifuggire simili discussioni

AMBIENTE

Macron ha dichiarato che l’ecologismo è una delle tre gambe su cui poggia il suo movimento, assieme alla cultura socialdemocratica e quella liberale. L’ambizione del giovane candidato è rendere la Francia un leader mondiale nella ricerca in materia di transizione ecologica: intende quindi rispettare i trattati di Parigi, eliminando le centrali a carbone entro cinque anni e impedendo lo sfruttamento di nuove fonti energetiche da idrocarburi. Di contro prevede di raddoppiare la potenza ricavata da fonti rinnovabili in un quinquennio, anche grazie al piano di investimento da 50 miliardi di euro. Il candidato francese ha inoltre dichiarato guerra ai pesticidi e vuole promuovere l’acquisto di automobili a basse emissioni grazie ad un bonus all’acquisto di 1000 euro.

EFFICIENZA: LA PAROLA D’ORDINE

«In tema di sicurezza, efficienza deve essere la parola d’ordine», si legge nell’icipit programma. «Dobbiamo disporre di leggi e servizi di intelligence che conducano una lotta efficace contro il terrorismo». Non solo. «Dobbiamo anche essere efficaci contro la criminalità in tutte le sue forme. Il crimine affligge la vita quotidiana di coloro che lo subiscono. Solo un modello di polizia rinnovata, presente sul campo e ovunque sul territorio, ridurrà il crimine e migliorerà i rapporti con i cittadini».

AUMENTO DELLE SPESE MILITARI

Sul tema della sicurezza, Macron vuole creare 10.000 posti di lavoro in più nella polizia, ripristinando la figura del poliziotto di quartiere “police de sécurité quotidienne” che era stata soppressa da Nicolas Sarkozy. Non è invece prevista una riforma del sistema giudiziario, ma la creazione di 15.000 posti in più per i detenuti nelle carceri di tutto il Paese. Macron propone inoltre un aumento del budget dedicato alla Difesa pari al 2% del PIL (che è tra l’altro l’obiettivo NATO), e di riformare lo stato maggiore, rendendolo direttamente dipendente al consiglio di difesa, una sorta di consiglio dei ministri ristretto con la partecipazione del Presidente della Repubblica.

AUMENTO DEI POSTI NELLE PRIGIONI

Per far fronte alla minaccia terroristica il leader di En Marche! vuole aumentare i posti disponibili nelle carceri francesi: 15.000 in più durante i 5 anni di presidenza, cioè un quarto più degli attuali per poter garantire che almeno l’80% dei detenuti sia in una cella individuale. Inoltre è prevista la creazione di centri penitenziari esclusivi per i foreign fighters. Questa proposta viene fatta, probabilmente, alla luce della capacità dei fondamentalisti di reclutare in carcere, un problema comune nel sistema penitenziario francese che preoccupa abbastanza l’intelligence transalpina.

LOTTA AL TERRORISMO

Riguardo la lotta al terrorismo, Macron ritiene indispensabile potenziare i servizi di intelligence. In particolare propone la creazione di un’unità speciale permanente anti-Isis, comporta da 50-100 agenti, che coinvolga i servizi segreti principali, sotto la supervisione del Presidente della Repubblica.

«Creeremo uno staff permanente che pianifichi le operazioni di sicurezza interna e che si combinerà ai servizi e al personale dei Ministeri dell’Interno e della Difesa, e vedrà in alcuni casi la partecipazione dei Ministeri dei Trasporti, Salute e Industria».

Macron propone inoltre di attuare un vero e proprio programma della durata di 4-5 anni per la modernizzazione degli strumenti di sicurezza interna e di «amplificare la nostra strategia al di fuori dei confini nazionali, colpendo i terroristi direttamente nelle loro tane per impedirgli di stabilire basi regionali nelle aree di interesse (Africa, Mediterraneo, Medio Oriente)».


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