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Ecco le bufale a latere della strage di Manchester targata Isis

Aggiornamento delle 14:00. Lo Stato islamico ha rivendicato l’attentato di Manchester.

Nella tarda serata di lunedì, quando in Italia erano circa le 23:30, c’è stato un attentato a Manchester, in Inghilterra. Ventidue persone sono rimaste uccise, mentre una sessantina feriti: secondo la polizia un uomo ha fatto esplodere un ordigno mentre la gente stava lasciando il concerto di Ariana Grande, una cantante americana molto famosa tra i teenager. Rapidamente, come spesso avviene in questi casi, si sono diffuse informazioni fasulle, alterate, e bufale. BuzzFeed s’è occupato di metterne insieme alcune di quelle che hanno preso più piede online.

1. Un uomo armato fuori all’ospedale di Manchester

Due tabloid, il Daily Express e il Daily Starhanno diffuso la notizia di un uomo armato fuori dell’Oldham Hospital, che è un ospedale molto vicino alla Manchester Arena, dove è avvenuto l’attentato, e che è stato coinvolto nei soccorsi. La polizia ha rapidamente diffuso una smentita, dicendo di essersi recata sul posto per accertarsi che tutti i pazienti stessero bene. Poliziotti erano già davanti al centro medico per gestire l’ordine dei soccorsi. Il Daily Express ha poi pubblicato una precisazione, ma ormai la notizia allarmista era partita in modo virale sui social network

2. Il bambino perso dopo l’esplosione

Diversi account Twitter inglesi pochi minuti dopo l’attacco hanno iniziato a far circolare la foto di un bambino con sindrome di Down che si sarebbe perso dopo che la bomba è detonata e il caos è esploso. La notizia è strappalacrime e anche per questo è stata molto ripresa, ma è una bufala completa: le foto messe online del bambino sono quelle che accompagnavano il lancio, nel 2014, di una linea di abbigliamento.

3. Le foto, false, di Ariana Grande nel backstage

Non ci sono foto della cantante nel backstage dopo l’esplosione. Almeno per il momento. Quella fatta circolare con più forza è del 2015, e viene dal set di “Scream Queens”, una serie comedy-horror in cui Grande ha interpretato un personaggio secondario. La foto la pubblicò il Daily Mail, l’artista era graffiata in viso.

4. I falsi amici coinvolti nell’attentato

Allo scopo idiota – non c’è un altro modo più morbido per dirlo – di generare retweet sui propri account, molti utenti in occasioni come queste inventano richieste di informazioni su amici che starebbero nel luogo dell’attentato.

5. L’immagine, alterata, dei dispersi nell’attacco

Vari siti di informazioni, tra cui quello del Daily Mail, hanno diffuso un mosaico di volti di ragazzi e ragazzini coinvolti nell’attacco, e dispersi dopo l’esplosione. In realtà diversi utenti hanno notato che in mezzo ci sono alcuni Youtubers famosi (e parenti di) e anche il fondatore di 4Chan (un forum internet fatto con le immagini).

6. Le rivendicazioni

Al momento della stesura di questo pezzo, alle 11:05 di martedì 23 maggio, non ci sono ancora rivendicazioni (poi, intorno alle 14:00, si iniziato a parlare di un comunicato con cui lo Stato islamico si intestava l’attentato, ndr). Tuttavia si parla parecchio del fatto che diversi simpatizzanti dello Stato islamico stiano festeggiando da ieri sera gli effetti nefasti dell’attentato. Succede anche questo piuttosto spesso: Charlie Winter, ricercatore dell’ICSR del King’s College di Londra e uno dei massimi esperti mondiali dell’articolata sfera comunicativa dell’IS, ritiene che ciò non significhi necessariamente che c’è un collegamento tra l’attentato e il Califfo. Anche se è probabile.Non ci sarebbe da stupirsi se arrivasse una rivendicazione dello Stato islamico (che, insieme ad al Qaeda, potrebbe essere il principale sospettato nel caso si dovesse accertare la natura radicale islamica dell’attacco), ma dovrà uscire da uno dei media ufficiali del Califfato.


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