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Attacco contro i cristiani in Egitto, tutti i dettagli

Un gruppo di uomini armati ha attaccato tre veicoli che trasportavano cristiani copti egiziani verso il monastero di San Samuele Confessore, che si trova a Minya, a circa duecentocinquanta chilometri a sud del Cairo.

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Gli aggressori, una decina, hanno bloccato la strada con tre Suv. Erano vestiti con abiti militari e hanno fermato i mezzi (un pick-up con alcuni operati e due bus che pare stessero trasportando i fedeli e una scolaresca), lungo una via secondaria che collega la Western Desert Road con il monastero. Secondo la ricostruzione del ministero dell’Interno avrebbero aperto il fuoco indiscriminatamente.

Altre testimonianze parlano di un’esecuzione. Gli uomini armati avrebbero fatto scendere le persone dai veicoli, poi chiesto loro chi era cristiano e successivamente li hanno uccisi con un colpo alla testa. Tra i morti, almeno 28, ci sono anche alcuni bambini. Oltre 20 i feriti, alcuni gravi. Le immagini del luogo della strage mostrano diversi corpi a terra con linee di sangue uscire proprio dal capo. Dai segni riportati sembra che l’attacco sia stato condotto con mitragliatrici o fucili d’assalto.

Al momento non ci sono state rivendicazioni per l’attacco.

I copti, un’antica confessione cristiana, sono stati più volte bersagliati dallo Stato islamico. Uno degli episodi più importanti, oltre a un attacco che aveva interessato una chiesa al Cairo nel dicembre 2016, fu l’esecuzione di 21 prigionieri su una spiaggia di Sirte, in Libia. L’uccisione dei cristiani egiziani, decapitati davanti alle telecamere, fu una delle dimostrazioni principali con cui due anni fa lo Stato islamico fece segnare la sua presenza libica, dove creò il principale hotspot extra Siraq.

L’Egitto è in guerra con la provincia del Sinai dello Stato islamico (caduto Sirte il più robusto di questi link esterni al cuore del Califfato), dove i baghdadisti hanno preso il controllo di gran parte del territorio della penisola, e da lì lanciano attacchi che si spingono fino al Cairo. Il 9 aprile, il giorno della Domenica delle Palme, due chiese copte sono state attaccate dai baghdadisti a Tanta e ad Alessandria.

I copti sono obiettivo degli attentati dello Stato islamico, ma il supporto fornito dal papa Tawadros II al governo del presidente golpista Abdel Fattah al Sisi (nella foto), li ha fatti diventare invisi anche ai gruppi vicini alla Fratellanza Musulmana, che il governo egiziano considera terrorismo.


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