Brigitte Trogneux è un manifesto dell’anticonformismo. Dopo aver fatto à la julienne regole deontologiche, norme sociali e consuetudini anagrafiche per conquistare il suo Emmanuel Macron, oggi la première dame, “Bibi” – così la chiama lui – non risparmia il protocollo e continua a stupire. Stavolta con scelte di abbigliamento ardite nelle occasioni formali. La sua personalità, in un modo o nell’altro, deve trascendere schemi e steccati. Come quando due giorni fa si è presentata in minigonna a Bruxelles, in occasione del vertice Nato.
AL VERTICE NATO IN MINIGONNA
Mentre Melania (e anche Ivanka) sembra voler compensare le stravaganze di Donald, con un rigido rispetto del protocollo – mai una gonna sopra il ginocchio, abito nero dai sauditi e dal Papa, con tanto di veletta, e un sobrio tailleur crema al Magritte Museum di Bruxelles – Brigitte rivendica unicità e autonomia rispetto al marito, rispetto alle premiére dame che l’hanno preceduta e alle sue “colleghe” contemporanee.
Ben lo dimostra la foto di gruppo delle first lady scattata nella capitale belga due giorni fa, durante il vertice Nato. La maggior parte indossava abiti nei colori pastello con gonne dal ginocchio in giù, Melania un abito nero in pizzo a sirena, Emine Erdogan lasciava scoperti solo il viso e le mani, mentre Brigitte, a fianco, bambineggiava in un miniabito Louis Vuitton nero accollato, con cintura a vita bassa, minigonna a ruota e Mary Jane dai tacchi alti. Ben venga la minigonna a tutte le età, tanto più con gambe come le sue, ma nel contesto giusto. L’abitino si accompagnava a una borsa a scacchi, anche questa del colosso francese, siglata B.M.
Quella delle minigonne, per la signora Trogneux, è proprio una mania. L’abbiamo vista fasciata in un abito attillato, corto e senza maniche, sin dal 2015, alla cena di gala in onore del re e della regina di Spagna organizzata al Palais de l’Élysée dall’allora presidente francese Francois Hollande; l’ha indossata poi per il passaggio di consegne tra i due presidenti, si trattava di un taillleur color carta da zucchero, con giacca in stile militare, con bottoni dorati e alamari (che, ha precisato l’ufficio stampa del presidente, le è stato prestato, insieme alla borsa, per l’occasione, dalla maison Louis Vuitton); ha scelto di scoprire le gambe anche alla parata per la festa nazionale francese, con un little black dress senza maniche, accollato.
DETTAGLI ROCK E RICICLO DEGLI ABITI
Borchiette e cerniere, giacche ispirate al chiodo, jeans accompagnati da ankle boots in suede o bikers, pantaloni skinny. La rete abbonda di immagini di Brigitte Trogneux, ma sono rare quelle in cui non appare nemmeno un dettaglio rock. E poi, se le piace qualcosa, la mette, la rimette e la indossa ancora. Un orgoglioso riciclo degli abiti, che trasgredisce alla regola numero 1 del decalogo della “donna mediaticamente molto esposta”. Non è passato inosservato, ad esempio, un abito firmato Vuitton con il colletto argentato (abbinato a pantaloni di pelle skinny, neri e a tacchi altissimi) indossato il 7 maggio per votare e celebrare la vittoria, ma già sfoggiato il 16 novembre 2016 per l’investitura del marito, e poi ancora, il 9 marzo, per assistere alla sfilata di Vuitton a Parigi durante la settimana della moda A/I 2016-2017.
G7 DI TAORMINA, LA GIACCA DA 51MILA DOLLARI DI MELANIA
A Taormina la first lady d’oltralpe non si è smentita: i pantaloni a sigaretta bianchi sono stati abbinati a una maglia rossa con bottoncini laterali, che lasciavano la spalla scoperta, e a un paio di ankle boots che lasciavano nude le dita. Look poco ortodosso, che però giustamente non ha suscitato polemiche, a differenza della giacca Dolce & Gabbana, indossata ieri da Melania Trump per il secondo giorno in Sicilia. Un capospalla a fiori, tridimensionali, multicolori di seta, del valore di listino di 51mila dollari, abbinato a un abito da cocktail ricamato, color crema, con decolletè nude e una clutch coordinata floreale, anche questa D&G, con una chiusura di cristalli Swarovski, in vendita a 1630 dollari e che sembra essere sold out in molti negozi, dopo l’apparizione fra le mani affusolate della first lady. La giacca della signora Trump batte il record dei 12mila dollari raggiunto da una giacca di Armani, indossata da Hillary Clinton durante uno speech sulla povertà, che era stata nell’occhio del ciclone nel luglio 2016.