Dopo gli incidenti di sabato sera in piazza San Carlo, a Torino il bilancio è pesante: 1537 persone medicalizzate in ospedale, cinquanta ricoveri, almeno sei persone in gravi condizioni. A finire sotto accusa è la sindaca Chiara Appendino, che si è difesa ricordando che l’evento è stato organizzato con le stesse modalità del 2015 (quando amministrava il Pd di Fassino) e dallo stesso soggetto, il consorzio Turismo Torino.
I FATTI
Sabato, poco dopo le 22, in piazza San Carlo c’erano circa 30mila persone, venute ad assistere alla finale di Champions League fra Juventus e Real Madrid. Per cause su cui occorre ancora fare piena luce – qualcuno parla di un finto allarme bomba, altri di un cedimento di una transenna sotto il peso della ressa – è scattato l’allarme. La folla ha cominciato a muoversi e centinaia di persone sono state travolte e schiacciate. Moltissimi si sono feriti a causa dei cocci di bottiglia, che in teoria non avrebbero dovuto essere lì perché un’ordinanza quadro del Comune vieta di portarne (invece sabato sera fra gli spettatori giravano una trentina di venditori).
LE ACCUSE CONTRO APPENDINO
Sono essenzialmente tre le accuse che si sono riversate sull’amministrazione guidata da Appendino: aver scelto una piazza con scarse vie di fuga, non aver ricordato nell’ordinanza specifica emessa in occasione dell’evento il divieto di portare bevande in vetro, e aver installato un unico maxischermo, provocando un’eccessiva concentrazione del pubblico.
IL POST DEL PRIMO CITTADINO
La sindaca, che sabato sera era a Cardiff per assistere alla finale, subito dopo gli incidenti ha pubblicato un sintetico post. In attesa di riferire in consiglio comunale, domenica si è difesa con un post più lungo su Facebook. “In relazione ai fatti di Piazza San Carlo, la Città di Torino precisa che il soggetto organizzatore, Turismo Torino, ha operato con le medesime modalità messe in atto nel 2015 in occasione della finale proiettata il 6 giugno. Anche in quel caso la Città, con propria delibera, aveva incaricato Turismo Torino quale soggetto organizzatore e non era stato approvato alcun provvedimento di ulteriore limitazione nella vendita di vetro e metallo, oltre a ciò che è previsto dall’art. 8 bis del Regolamento di Polizia Urbana. È stato inoltre predisposto dalle forze dell’ordine un servizio di controllo degli accessi e presidio delle vie di fuga. Per ciò che concerne la presenza di venditori abusivi sono in corso le verifiche da parte dell’Amministrazione per individuare le eventuali responsabilità”.
COS’È TURISMO TORINO
Ora resta da capire cosa non ha funzionato e a chi siano imputabili le responsabilità. Molti attaccano l’amministrazione grillina, altri invitano prefettura e questura a chiarire. La sindaca dal canto suo indica in Turismo Torino il soggetto organizzatore. Ma cos’è Turismo Torino? Sul suo sito si legge che è “il partner e referente unico per chi vuole realizzare un evento a Torino, il trait d’union con il sistema congressuale locale e il garante della qualità delle strutture e dei servizi offerti”.
Il consorzio è nato nel 2000 dalla fusione di Atl1 Turismo Torino, Atl2 Montagnedoc e Atl3 Canavese e valli di Lanzo (cioè le aziende di promozione turistica regionale), e dall’incorporazione di Torino Convention Bureau nel 2010. Vanta una partecipazione mista, pubblica e privata. La maggioranza delle quote è detenuta dal Comune di Torino (23%), ex Provincia di Torino (15,34%) e Regione Piemonte (14,93%). Il resto delle quote è riferibile ai comuni della Città Metropolitana. Il 15% delle quote è invece è di altri soggetti, principalmente società pubbliche e private ed esercizi commerciali. Nell’elenco indicato nella visura camerale si trovano società di trasporti, come la Gtt (pubblica), e la Sadem. E poi Confcommercio Piemonte Scarl, Confesercenti, l’Unione industriale di Torino, la Confederazione nazionale artigianato. Poi ci sono la Sitaf, che gestisce l’autostrada del traforo del Frejus, la Sagat che gestisce l’aeroporto di Caselle e infine alcune agenzie viaggi, hotel, farmacie.
CHI E’ IL PRESIDENTE DI TURISMO TORINO
Il presidente di Turismo Torino, Maurizio Montagnese, è stato confermato lo scorso febbraio alla guida del consorzio, incarico che ricopre dal 2011. Il manager nel suo curriculum vanta esperienze in Fiat, Olivetti, Mediovenezie Banca, Banco di Verona, Gruppo Unicredit, San Paolo Imi (dove è stato direttore del personale dal ’99 al 2007). È stato presidente della Sagat e consigliere di amministrazione di Saipem. Nel settembre 2012 è diventato presidente di Intesa San Paolo Group Services.
Del cda di Turismo Torino fanno parte anche Maria Luisa Coppa (presidente di Confcommercio Piemonte), Marco Balagna (ex assessore provinciale di Torino quota Udc), Andrea Fluttero (ex sindaco di Chivasso, ex senatore quota Pdl), e Franco Capra, sindaco di Claviere durante le Olimpiadi.