2500 casi di morbillo nei primi 4 mesi del 2017 e già si parla di incubo morbillo, eppure ci sono stati anni (non lontani) in cui i dati davano cifre più preoccupanti. Non è che ora si cerca di spaventare per riportare i bambini a vaccinarsi? A queste domande ha risposto Roberta Siliquini, professoressa di Igiene all’Università di Torino e presidente del Consiglio Superiore di Sanità in una conversazione con Ruggero Po per la rubrica “Il Senno di Po”.
“Non è un problema di spaventare, è il problema di comprendere che una patologia come il morbillo non risente immediatamente dell’abbassamento di copertura vaccinale”, ha spiegato Siliquini.
Ecco l’intervista completa.
ECCO LE ULTIME PUNTATE DEL SENNO DI PO:
TUTTE LE PECCHE DELL’ITALIA SUI CENTRI SENOLOGICI. PARLA IL MEDICO MAGALOTTI
Il “Senno di Po”, l’audio-rubrica di Ruggero Po per Formiche.net, è dedicato a un tema fondamentale per la salute della donna: la prevenzione dei tumori al seno, possibile solo attraverso screening periodici e ripetuti nel tempo. L’italia, però, è ancora troppo indietro su questo versante anche per i limiti palesati dai centri senologici di cui ha parlato nei giorni scorsi pure la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.
Lacune di cui Po ha parlato con Cesare Magalotti, oncologo e chirurgo di formazione Ieo con Umberto Veronesi
FRANCESCO, L’OTITE, L’OMEOPATIA E L’IGNORANZA
“Francesco non è stato ucciso dall’omeopatia, acqua e zucchero non uccidono. Francesco è stato ucciso dall’ignoranza, dalla paura dei farmaci e non delle infezioni”. È questo il commento di Ruggero Po sulla morte di Francesco, bambino di 7 anni ancora da compiere, morto all’ospedale Salesi di Ancona per le conseguenze di una otite trattata con farmaci omeopatici.
“La scienza medica fa passi da gigante, il cancro uccide ogni giorno di meno, eppure a Urbino un bambino muore per una otite che può essere curata con un antibiotico da 10 euro”, dice Po nella sua audio-rubrica, il Senno di Po, per Formiche.net.
COME INCALZARE GOVERNI E IMPRESE SULL’AGENDA 2030. PARLA ENRICO GIOVANNINI
Le diseguaglianze aumenteranno e il clima peggiorerà, sostengono i no global che protestano al G7 di Taormina. C’è ragione di essere più ottimisti di loro? A questa e altre domande ha risposto Enrico Giovannini (ex presidente Istat, ex ministro del Lavoro), attuale portavoce di Asvis (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), intervistato da Ruggero Po a margine dell’incontro dei leader di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada. “Qualche anno fa l’Ocse ha raggiunto esattamente la stessa conclusione, cioè una crescita contenuta nei prossimi 20 anni con un aumento delle disuguaglianze”, ha spiegato Giovannini.