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Pubblica amministrazione, perché licenziare i furbetti del cartellino non sarà facile

Il Senno di Ruggero Po

“Alla faccia della semplificazione. Dottoressa Kranz, mi corregga se sbaglio, ma qui risulta che nonostante la riforma della Pubblica Amministrazione licenziare i truffatori del cartellino rimarrà un affare complicato parecchio”. È una delle domande poste da Ruggero Po a Sylvia Kranz, dirigente dell’Ufficio Associato inteprovinciale per la prevenzione e la risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro della Bassa Romagna.

“Sulla questione dei truffatori bisognerebbe fare chiarezza fondamentale. Il vero problema della procedura cosiddetta per direttissima introdotta l’anno scorso dal ministro sta nel definire se siamo o non siamo in flagranza del fatto”, ha spiegato Kranz ai microfoni di Ruggero Po.

Ecco, allora, il “Senno di Po” con l’intervista completa a Sylvia Kranz

 

ECCO LE ULTIME PUNTATE DEL SENNO DI PO:

VACCINI, ECCO COSA DEVONO INSEGNARE I DATI SUL MORBILLO. PARLA SILIQUINI

2500 casi di morbillo nei primi 4 mesi del 2017 e già si parla di incubo morbillo, eppure ci sono stati anni (non lontani) in cui i dati davano cifre più preoccupanti. Non è che ora si cerca di spaventare per riportare i bambini a vaccinarsi? A queste domande ha risposto Roberta Siliquini, professoressa di Igiene all’Università di Torino e presidente del Consiglio Superiore di Sanità in una conversazione con Ruggero Po per la rubrica “Il Senno di Po”.

“Non è un problema di spaventare, è il problema di comprendere che una patologia come il morbillo non risente immediatamente dell’abbassamento di copertura vaccinale”, ha spiegato Siliquini.

TUTTE LE PECCHE DELL’ITALIA SUI CENTRI SENOLOGICI. PARLA IL MEDICO MAGALOTTI

Il “Senno di Po”, l’audio-rubrica di Ruggero Po per Formiche.net, è dedicato a un tema fondamentale per la salute della donna: la prevenzione dei tumori al seno, possibile solo attraverso screening periodici e ripetuti nel tempo. L’italia, però, è ancora troppo indietro su questo versante anche per i limiti palesati dai centri senologici di cui ha parlato nei giorni scorsi pure la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.

Lacune di cui Po ha parlato con Cesare Magalotti, oncologo e chirurgo di formazione Ieo con Umberto Veronesi

FRANCESCO, L’OTITE, L’OMEOPATIA E L’IGNORANZA

“Francesco non è stato ucciso dall’omeopatia, acqua e zucchero non uccidono. Francesco è stato ucciso dall’ignoranza, dalla paura dei farmaci e non delle infezioni”. È questo il commento di Ruggero Po sulla morte di Francesco, bambino di 7 anni ancora da compiere, morto all’ospedale Salesi di Ancona per le conseguenze di una otite trattata con farmaci omeopatici.

“La scienza medica fa passi da gigante, il cancro uccide ogni giorno di meno, eppure a Urbino un bambino muore per una otite che può essere curata con un antibiotico da 10 euro”, dice Po nella sua audio-rubrica, il Senno di Po, per Formiche.net.


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