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Chi c’era e cosa si è detto alla festa della Marina Militare

Valter Girardelli, governo

I flussi dell’immigrazione e gli investimenti industriali sono stati i due temi di fondo della festa della Marina militare, celebrata il 9 giugno nel porto di Civitavecchia con una scenografia d’altri tempi anche per la definitiva entrata nella flotta operativa delle fregate classe Fremm “Alpino” e “Carabiniere” cui sono state consegnate le Bandiere di combattimento.

Davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Valter Girardelli, (nella foto), ha sottolineato proprio i primi effetti della Legge navale che consentirà un rinnovo della flotta con pattugliatori polivalenti d’altura, unità logistica e nave per operazioni anfibie, oltre alle ultime tre Fremm già previste da tempo. Girardelli ha anche parlato della necessità di “ulteriori impulsi” che molti hanno interpretato come la richiesta di altri finanziamenti: se la lettura è corretta, l’auspicio difficilmente si concretizzerà.

Anche in questa occasione non poteva mancare il riferimento al Libro bianco da parte del capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, con la necessità di “prevenire e reagire alle crisi con una piena integrazione interforze”. Graziano ha aggiunto che così come l’ammodernamento dello strumento è in atto nella Marina con le nuove unità e con quanto è previsto in futuro, tale ammodernamento (e quindi gli investimenti) dovrà interessare tutte le Forze armate.

Il ministro Roberta Pinotti, restando sulla stretta attualità, non poteva non dare atto ai marinai dello “sforzo straordinario per soccorrere i naufraghi, vittime di trafficanti senza scrupoli” e ha accennato al grande tema di questa epoca: le minacce ci costringono a “saper conciliare l’apertura all’altro e le libertà del nostro vivere con l’insopprimibile difesa delle nostre società e dei nostri cittadini”.

La Marina impiega in questo momento all’estero circa 1.400 militari su un totale di circa 7mila impegnati nelle missioni internazionali: nel Mediterraneo le missioni Mare sicuro a tutela degli interessi nazionali, Eunavfor Med (Operazione Sophia) a comando italiano per il contrasto a traffici illeciti e immigrazione clandestina, Sea Guardian e Forze navali Nato per la sorveglianza e il contrasto al terrorismo internazionale; nell’Oceano Indiano la missione europea Atalanta contro la pirateria marittima.

 

 


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