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Giancarlo Cancelleri, chi è (e cosa pensa) il candidato governatore di M5S in Sicilia

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“Hanno votato 4.350 iscritti e con il 51 per cento dei consensi il candidato è Giancarlo Cancelleri”. Con queste parole ieri sera Beppe Grillo ha dato notizia dei risultati delle votazioni on line tra gli iscritti al Movimento 5 Stelle in Sicilia che hanno scelto il candidato governatore alle prossime Regionali siciliane. Ma non c’erano troppi dubbi sull’esito: nonostante il voto on line si sia concluso alle sette di sera – ha scritto oggi Annalisa Cuzzocrea di Repubblica – “all’una e mezza del pomeriggio Giancarlo Cancelleri è già in camicia azzurra all’aeroporto di Punta Raisi ad accogliere Davide Casaleggio e la sua ombra, Pietro Dettori. Abbraccia e bacia il figlio del cofondatore, il capogruppo dei 5 stelle all’assemblea siciliana. Poi lo porta a Palermo. Quando arriva all’albergo dei leader, Cancelleri sembra la copia di Luigi Di Maio: abito scuro, cravatta blu, fazzoletto bianco nel taschino”.

CANCELLERI, L’IDENTIKIT DEL GRILLINO VITTORIOSO

Cancelleri, 42 anni, di Caltanissetta, ci aveva già provato nel 2012, quando la sua lista aveva perso ma lui aveva conquistato un seggio in Consiglio regionale.

Diplomato geometra, ha lavorato in una ditta metalmeccanica, prima come come magazziniere e poi come impiegato. Suona la chitarra elettrica e scrive i testi delle sue canzoni “cercando l’ispirazione in ciò che mi circonda” (come ha scritto nel suo curriculum).
Nel 1999, a 22 anni, sceglie di svolgere il servizio civile all’Arci di Caltanissetta. “Per due motivi – sostiene – Non credo nell’uso delle armi e non ne condivido l’utilizzo in termini militari. Quindi non riconosco alcun ruolo educativo al servizio militare. E perché il servizio civile mi dava la possibilità di mettermi al servizio degli altri in strutture di accoglienza sociale”
La sua attività politica comincia nel 2007, quando a Caltanissetta promuove la costituzione di un comitato contro l’aumento delle bollette. Sono gli anni dell’ascesa del grillismo, e Cancelleri può considerarsi un attivista della prima ora. Così scrive sulla pagina del Movimento 5 Stelle Sicilia: “L’entusiasmo, il coraggio, le provocazioni e le idee di Beppe Grillo mi hanno invogliato ad interessarmi di politica, quindi l’8 Settembre del 2007 con alcuni amici abbiamo fatto anche noi il 1° V-Day per proporre una legge di iniziativa popolare per un Parlamento pulito. Da quella data sono nati i Grilli Nisseni, divenuti poi MoVimento 5 Stelle Caltanissetta”.
Nel 2008, l’anno del secondo V-Day, da attivista spinge gli Amici di Beppe Grillo e Sonia Alfano alle Regionali, ma va male. La sua prima candidatura, alle Comunali, arriva al 2009, con i Grilli Nisseni, ma è un altro flop.
Cancelleri si considera uno degli artefici del “rinsaldamento del coordinamento regionale”, e rivendica le battaglie svolte col gruppo di Caltanissetta, sul trattamento rifiuti, sulla promozione della differenziata e sull’acqua pubblica.

L’IMPEGNO ANTIMAFIA
Ma è soprattutto sul fronte civico che Cancelleri riesce a ritagliarsi un ruolo di spicco in Sicilia. Nel gennaio 2010 promuove una manifestazione per la legalità e viene intervistato da Anno Zero, la trasmissione di Michele Santoro. È fra i fondatori di Scorta Civica, un comitato nato a sostegno dei magistrati minacciati dalla mafia e poi sviluppatosi in altre città, che nel 2012 ottiene il premio Pippo Fava.
Con i grillini nisseni promuove eventi e iniziative ambientaliste, di solidarietà agli immigrati e di inclusione. Ad esempio la Rete Sociale, che invita i professionisti a fornire gratuitamente un’ora a settimana alle persone in difficoltà. Nel 2011 il M5S siciliano raccoglie 10mila firme per chiedere la decurtazione dell’indennità dei consiglieri regionali e Cancellieri è ormai l’uomo-simbolo dei grillini dell’isola, come dimostra un’altra ospitata, stavolta a Servizio Pubblico.

IL MANDATO IN REGIONE
Nel 2012 viene candidato a governatore la prima volta, scelto fra i delegati delle province siciliane. Dopo una lunga e battente campagna elettorale (quella della traversata a nuoto dello Stretto di Messina di Beppe Grillo), arriva terzo, dietro a Rosario Crocetta del centrosinistra e Nello Musumeci del centrodestra. Cancelleri raccoglie 368mila voti, il 18%, considerato un discreto risultato, soprattutto perché consacra il M5S come primo partito dell’isola.
La sua attività come consigliere si concretizza nella presentazione, da primo firmatario, di 25 disegni di legge, 77 interrogazioni, 15 interpellanze, 30 mozioni e 9 ordini del giorno. Fra i provvedimento promossi spicca la sforbiciata agli stipendi d’oro dei dirigenti regionali, la lotta agli “affitti d’oro” e il taglio delle auto blu.
Come i colleghi, decide di percepire “appena” 2500 euro di indennità più i rimborsi, restituendo l’eccedenza (nel 2017, più di 3000 euro al mese, qui i dati). Nel 2014 ha rinunciato all’indennità di funzione di capogruppo.

LE POLEMICHE CON BATTIATO, GELA E PALERMO
Sotto l’aspetto politico, durante il suo mandato Cancelleri, in qualità di leader della compagine regionale, ha dovuto gestire diversi temi spinosi.
Agli esordi battibecca con Franco Battiato, all’epoca assessore alla cultura della giunta di centrosinistra, che esalta la “coabitazione” con il M5S siciliano. Cancelleri non gradisce: “Se domani mattina Battiato e Crocetta proponessero idee non buone, non in linea con il bene dei cittadini, il M5S li manderebbe a casa in un secondo. Non sono loro a fare la storia di questo Paese, la storia la stiamo facendo noi, costringendoli alle scelte”.
Il primo vero scossone, tutto interno al Movimento, arriva però nel 2015: l’espulsione dal M5S del sindaco di Gela Mimmo Messinese, accusato di non volersi tagliare l’indennità e di promuovere una politica filo-Eni in merito alle concessioni minerarie. Quando Messinese viene cacciato da Beppe Grillo, Cancelleri, pur dichiarandosi sostanzialmente d’accordo, dichiara di volersi chiamare fuori dalla commissione di appello “per una questione di correttezza”.
Infine, nel 2016, scoppia la questione delle firme false alle Comunali di Palermo e la conseguente faida interna con il deputato Riccardo Nuti, prima indagato e poi sospeso dal M5S. Nuti critica duramente i grillini siciliani, fra cui Cancelleri, che sostengono il candidato a sindaco Ugo Forello. “Il Movimento 5 Stelle a Palermo non c’è”, dichiara il deputato. La replica di Cancelleri chiama in causa direttamente Grillo, che legittima Forello.
Nell’ambito dell’inchiesta, Cancelleri è stato sentito in Procura come persona informata sui fatti ed è stato uno dei fautori della linea dura contro Nuti e gli altri: “Chi ha sbagliato, deve pagare, altrimenti diventiamo come il Pd” ha dichiarato.

UNA SORELLA IN PARLAMENTO
Cancelleri, che ha una sorella, Azzurra, eletta alla Camera nel 2013 con il M5S, è un grillino ortodosso. Un mese fa, prima delle Comunali, ha incontrato il comico a pranzo, assieme a Forello. Cinque anni fa, era l’epoca del “caso fuorionda”, in cui il consigliere emiliano Giovanni Favia aveva criticato duramente Grillo e Casaleggio, parlando di mancanza di democrazia interna al Movimento, Cancelleri aveva preso le distanze in un’intervista: “Le ingerenze dall’alto, quelle di Grillo, di Casaleggio, sono praticamente impossibili, perché una persona non può stravolgere un sistema fatto da migliaia di cittadini che decidono”.



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