C’è qualcosa che sfugge ancora nella vicenda Fincantieri. Per esempio, qual è stato l’iter che dalla scorsa primavera ha portato Italia e Francia a scontrarsi per il controllo dei cantieri di Saint-Nazaire? Per una volta varrebbe la pena ripercorrere la vicenda e capire se davvero la Francia ha giocato sporco, sparigliando le carte con l’avvento di Emmanuel Macron, oppure no.
L’ANNUNCIO FRANCESE
Rimettendo le lancette indietro e tornando al 6 aprile scorso quando l’affaire italo-francese registra una svolta. Quella sera il Segretario di Stato del governo francese per l’Industria, Christophe Sirugue, annuncia il raggiungimento di un accordo di principio (tecnicamente Head of Terms, un’intesa per sommi capi e termini) tra Fincantieri ed il governo francese, rappresentato dall’Agence des Participations de l’Etat (Ape), in merito all’acquisizione di Stx France.
CHE COS’E’ L’HEAD OF TERMS
L’Head of Terms, sorta di lettera d’intenti, non ha un valore vincolante alla pari vero e proprio contratto (qui una breve spiegazione), perché pone le basi per un accordo futuro (che arriverà il 19 maggio). La stessa Fincantieri ha parlato allora di accordo “di principio”. Comunque, non una carta straccia. Si tratta sempre – fanno notare addetti ai lavori che hanno seguito il dossier – di un documento firmato dal rappresentante di uno Stato, ossia dall’ex presidente della Repubblica francese, François Hollande.
12 APRILE, LA FIRMA DELL’HEAD OF TERMS
A sei giorni dall’annuncio di Sirigue, è arrivata il 12 aprile la firma all’intesa annunciata il 6 aprile. “Tale accordo, che costituisce un elemento fondamentale per il perfezionamento degli accordi definitivi tra i futuri azionisti, include anche le linee guida del piano industriale preparato da Fincantieri per Stx France, condiviso con l’Ape”, recita una nota datata per l’appunto 12 aprile.
L’ACCORDO DEL 19 MAGGIO
La seconda, e forse più importante svolta, arriva il 19 maggio. Ovvero quando Fincantieri comunica di aver firmato l’accordo di compravendita vero e proprio per l’acquisizione del 66,66% del capitale di Stx France dal suo azionista Stx Europe per un prezzo d’acquisto di 79,5 milioni di euro. “Il closing” si legge nella nota, “sarà soggetto alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni. Sulla base dell’Heads of Terms firmato il 12 aprile proseguono le negoziazioni tra Fincantieri e lo Stato francese per finalizzare gli accordi di governance tra i futuri azionisti di Stx France”. Ma, attenzione, “lo Stato francese conserva un diritto di prelazione per l’acquisto del pacchetto di maggioranza dei cantieri, esercitabile non oltre il 29 luglio 2017“. Il resto è storia nota, quel diritto è stato esercitato e si è arrivati allo scontro.