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Così il capo dell’aeronautica francese elogia gli F-35

In una recente audizione davanti all’Assemblea parlamentare, il generale André Lanata, Capo di stato maggiore dell’aeronautica francese, l’Armée de l’Air, ha detto che l’F-35 sarà presto lo standard di riferimento per i velivoli da combattimento in tutto il mondo. Secondo l’ufficiale, il caccia multiruolo costruito dall’americana Lockheed Martin – che da poco l’Air Force americana ha mandato nella prima missione nel quadrante del Pacifico per spaventare Pyongyang – ha due punti di forza: la funzionalità stealth, ossia ciò che lo rende invisibile ai radar, e l’elevata connettività del software di gestione, che gli permette di essere costantemente connesso con altri sistemi di combattimento aereo e di scambiare un continuo flusso di informazioni.

Il generale francese dice che il nuovo aereo sarà presto “lo standard di riferimento negli eserciti dell’aria globale” e dunque: se uno viene “surclassato” dal punto di vista della capacità militare dagli Stati Uniti “non è sorprendente”, ma se a battere le capacità aeree francesi saranno anche i “partner alla pari” allora, sottintende Lanata, questo può essere frustrante. Il riferimento è per esempio al Regno Unito, che ha già piantato negli F-35 i pilastri aerei della nuova portaerei “HMS Queen Elizabeth“, oppure all’Italia, che ha già acquistato diversi esemplari, di cui quattro sono già operativi alla base pugliese di Amendola. Quello che il capo delle forze aeree di Parigi ha sostenuto è interessante se si considera che a metà luglio, dopo una ministeriale congiunta, Francia e Germania hanno lanciato un progetto da portare avanti insieme per produrre un caccia di Quinta generazione, ossia un aereo che sul mercato – e sulla carta – potrebbe essere un competitor dell’F-35.

Pochi mesi fa, prima della dichiarazione con Parigi, Berlino però aveva espresso anche interesse per l’acquisto dei velivoli Lockheed Martin in sostituzione dei Tornado. Lanata passa discretamente sull’argomento, e ricorda che “può essere interessante prendere un’iniziativa con la Germania e impegnarsi in un dialogo, per esplorare le opportunità di cooperazione per sostituire tutte le nostre flotte aerei da combattimento”. Il generale poi chiosa su una necessità: la Germania, dice, deve aumentare le spese per la difesa. La Francia è un Paese che usa lo strumento militare, di conseguenze lo usura, e per questo spende e investe: la Germania molto meno. Se deve esserci una partnership che va a combattere contro “le pressioni americane” sui partner europei per vendere gli F-35, un concorrente che Lanata ammette essere almeno momentaneamente di categoria superiore a tutti gli altri aerei da combattimento, allora Parigi sembra voler assicurarsi che il socio sia leale. Anche perché il programma aerospaziale messo in corsa da francesi e tedeschi è letto come un primo passo, concreto, verso la l’integrazione della difesa comune europea che i due paesi vorrebbero intestarsi, approfittando della Brexit.


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