Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

Da De Gasperi all’IA: come si scrive la storia. Lezioni di futuro
L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Ecco gli ultimi sondaggi elettorali (mentre i partiti si azzuffanno sul Rosatellum bis)

È anche – o soprattutto – con un occhio agli ultimi sondaggi che i partiti si stanno dividendo sulla nuova legge elettorale per la quale il governo ha posto la questione di fiducia alla Camera dei Deputati. Le rilevazioni più recenti condotte dalla Doxa delineano, infatti, un quadro fluido ma dai contorni piuttosto definiti. Il Pd è ancora oggi la prima forza politica del Paese, tallonato da vicino dal MoVimento 5 Stelle che, come nel recente passato, è secondo ma solo di pochi decimali. I partiti del centrodestra sono molto più indietro se considerati singolarmente ma avanti a tutti, invece, nell’ipotesi di un’eventuale coalizione.

IL TESTA A TESTA TRA PD E M5S

Il dossier della Doxa fotografa quali siano state le intenzioni di voto degli italiani in tre distinti momenti del 2017: tra il 17 e il 19 febbraio, tra il 18 e il 21 maggio e, infine, tra il 29 e l’1 ottobre. In tutti questi casi il Pd è risultato sempre essere il partito più apprezzato, seppure in costante discesa. A febbraio i consensi di cui era accreditato arrivavano al 30,7%, con più di tre punti di distacco dal M5s fermo al 27,3. Nel frattempo – come detto – la situazione è andata cambiando, nel senso che i dem sono ancora primi ma con un vantaggio molto meno netto. Già a maggio, infatti, i due partiti erano pressoché appaiati: il Pd con il 28,5% e i pentastellati con il 28,3. E lo stesso sta accadendo anche oggi: i democratici al 26,8%, mentre i cinquestelle al 26,4. In sostanza, dunque, una differenza inferiore a mezzo punto.

LO STATO DI SALUTE DEL CENTRODESTRA

Situazione diversa in casa centrodestra dove nessun partito si avvicina neppure alla soglia del 20%. Risultati che, però, devono essere soprattutto letti in una chiave di coalizione perché – se da un lato nessuna delle forze politiche si sta dimostrando in grado “di sfondare” da sola – dall’altro, invece, tutte insieme appaiono capaci di arrivare a vincere le elezioni. A guidare è la Lega, passata dal 14,5% di febbraio al 13,6 di maggio fino al 15,6 di cui è accreditata attualmente. Seconda è, invece, Forza Italia, apparsa anch’essa in crescita negli ultimi mesi: a febbraio e maggio, infatti, totalizzava rispettivamente il 12,3 e il 12,4% mentre adesso arriva a sfiorare il 14. Molto più indietro Fratelli d’Italia sempre stabile intorno al 4,5%. In totale quasi il 34% dei voti potenziali a cui aggiungere i voti da attribuire a forze politiche non sondate ma comunque titolari di qualche consenso, come l’Udc, Direzione Italia o Energie per l’Italia.

CHE COSA FANNO I PARTITINI

Chiudono il quadro i partiti di minori dimensioni. Alternativa popolare – il movimento sorto sulle ceneri del Nuovo Centrodestra che alle prossime elezioni dovrebbe presentarsi in alleanza con il Pd – è stabile intorno al 2,5% mentre la sinistra-sinistra, in totale, sembra possa contare su oltre il 5% delle preferenze. Un risultato che è la somma del 2,4% di Sinistra Italiana e del 3 attribuito ad Articolo 1 – Movimento democratico e progressista.

Immagine

×

Iscriviti alla newsletter

LE NOSTRE RIVISTE

formiche AirPress decode39 healthcarepolicy

SEGUICI SUI SOCIAL