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Vi racconto la mia guerra quotidiana ai somari sui vaccini. Parla Roberto Burioni

virus, malaria

Alla fine le temute contestazioni dei “No Vax” non ci sono state. I genitori contrari ai vaccini hanno disertato la presentazione milanese del libro “La congiura dei somari” del virologo Roberto Burioni (chi volesse leggerne un estratto in esclusiva per Formiche.net clicchi qui). Ma, se si fossero presentati, avrebbero trovato un medico molto combattivo, armato di dati, tabelle, numeri e anche di forza di volontà. Perché, volente o meno, il dottor Burioni, dopo aver duellato in tv sui vaccini con Eleonora Brigliadori e Red Ronnie, dopo aver aperto una pagina Facebook per diffondere le conoscenze scientifiche ed essere stato subissato dagli insulti da parte di quelli che oggi definisce “somari”, sa di essere diventato il volto della campagna pro-vaccini.

“SCEGLIERESTE IL PILOTA DEL VOSTRO AEREO PER ALZATA DI MANO?”

Allo stesso modo, il virologo del San Raffaele è consapevole che quella campagna, oggi, abbia bisogno di tutto l’aiuto possibile perché annaspa e affonda nella disinformazione e nell’ignoranza della gente. Complici anche i tanti, troppi, tentennamenti delle istituzioni sul tema della salute. “Stamina è stata una vergogna tutta italiana – dice Burioni – Lo Stato è rimasto in silenzio, non sapendo se appoggiare una stregoneria o la scienza”. Quindi si rivolge al pubblico accorso all’evento: “Ma voi se foste su un aereo lascereste ai passeggeri la possibilità di scegliere tra loro il pilota per alzata di mano oppure vi fidereste di chi ha ottenuto un brevetto di volo? Perché in Italia sulla medicina e sui vaccini è accaduto esattamente questo: si è consentito agli italiani di scegliere tra la scienza e le stregonerie e il risultato è che adesso siamo in piena epidemia di morbillo”.

LA REVIVISCENZA DEL MORBILLO: IN ITALIA CIRCA 5 MILA CASI

“Le statistiche ci dicono che l’Italia è agli ultimi posti nella lotta al morbillo. Ci sono stati 5 mila casi quando, nei Paesi in cui si vaccina, al massimo se ne contano 4” continua Burioni, che poi riprende il paragone dell’aereo: “Volendo, potremmo pure lasciare ai passeggeri la possibilità di scegliere il pilota: se poi precipitano si potrebbe dire che sono fatti loro. Ma se precipitano sulle case? In Italia succede esattamente questo: molti dei bimbi che si ammalano non sono stati vaccinati perché hanno meno di un anno e potrebbero avere complicazioni. La malattia, però, la contraggono dai bambini più grandi che non sono stati vaccinati perché i genitori hanno preteso la libertà di fare quello che volevano. Ma può essere concesso loro il diritto di incidere sulla salute degli altri?”.

LA RETE E’ IL PASCOLO DEI SOMARI

Veterano di mille e più battaglie “social”, Burioni lo sa bene: “E’ il Web il brodo di coltura dei somari. I pazzi del villaggio ci sono sempre stati, ma erano senza patente e non potevano muoversi quindi non si coalizzavano. Oggi invece si raggruppano su Internet e fanno massa. Si tratta di individui che dicono che 2 + 2 non fa 4 senza aver sviluppato una teoria differente ma perché sostengono di opporsi alla lobby delle calcolatrici”. “La realtà – osserva il medico – è che i somari non hanno nemmeno tutte le colpe: quando ero bambino io si studiava sui libri e quei libri erano scritti da professori la cui esperienza era comprovata. I bambini d’oggi si formano su Internet ma in Rete scrivono tutti e si leggono le cose più assurde, come il fatto che la Terra sia piatta o la luna non esista”.

LA MEDICINA NON E’ DEMOCRATICA

Prendendo in prestito una popolare frase di Piero Angela, il professore di microbiologia e virologia al San Raffaele di Milano invita a credere solo agli esperti e a diffidare di chi sostiene di sapere: “La curva di Dunning – Kruger ben spiega il paradosso degli ignoranti: meno uno sa, più è convinto di sapere. Più uno studia, più si rende conto di quanto sia vasto il mondo, quante siano le cose che non conosce, quanto sia sterminata la sua impreparazione. Diffidate dunque di chi sostiene di essere un luminare: i veri scienziati si definiranno al più ‘competenti’ nella loro materia senza peccare di presunzione e, soprattutto, lasciate la scienza agli scienziati: non è argomento di discussione come il calcio o la politica”.

I RESPONSABILI DELLE FAKE NEWS

Burioni bacchetta tutti. Non solo gli attendismi della politica. Anche i media: “In Corea del Sud negli Anni ’20 si diffuse la fake news che un uomo era stato trovato morto perché il proprio ventilatore gli aveva prosciugato l’ossigeno presente nella camera da letto mentre dormiva. Ancora oggi i coreani spengono il ventilatore prima di addormentarsi. La stampa – sostiene il professore di microbiologia e virologia – deve rendersi conto del peso che ha sull’opinione pubblica: quando si parla di vaccini, non deve garantire il pluralismo, non deve sentire anche l’altra campana così da rendersi megafono di chi diffonde notizie pericolose”. E il medico attacca pure i colleghi, come il pediatra calabrese Girolamo Giannotta, che sostengono la pericolosità dei vaccini senza portare alcuna prova a sostegno delle proprie tesi: “infangano la categoria”. Insomma, il contenzioso tra pro-vaccini e no-vax sembra solo agli inizi, ma non avrà contraddittorio perché Burioni non vuole discutere con chi contesta la scienza per partito preso. E questo perché, come spiega nel suo nuovo libro, la medicina non è un esercizio dialettico e non si pratica con la retorica.

 



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