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Chi ha vinto (e cosa è successo) al Festival del Cinema di Roma

Festival

Tutti scommettevano su Detroit di Katheryn Bigelow o su I, Tonya di Craig Gillespie con una Margot Robbie da Oscar, ma il pubblico del Festival del Cinema di Roma ha assegnato il Premio Bnl a Borg McEnroe di Janus Metz, film su una delle più straordinarie rivalità del tennis ma anche di tutti i tempi, quella tra Björn Borg e John McEnroe. Due modi diametralmente opposti di affrontare lo sport e la vita ma con un’unica comune ossessione: la vittoria. “ Ice vs fire ” titolavano i giornali sul finire degli anni ‘ 70, due poli opposti ma che irrimediabilmente si attraggono e quando vengono in contatto producono un effetto strabiliante, perfettamente colto da Metz che riesce a conquistare anche quel pubblico che non ha vissuto la storica finale di Wimbledon del 1980.

Dopo il flop del 2015 la dodicesima edizione – guidata dal direttore artistico Antonio Monda – si chiude con questi numeri: Quest’anno gli incassi sono incrementati del 13% e il pubblico è aumentato del 31% in due anni. In aumento lanci di agenzia, i servizi ai tg (+22%) e in particolare gli articoli sui media internazionali (+56%). Boom anche per i profili social della Festa del Cinema che registrano un aumento di follower, specialmente Twitter con un +101% e Instagram con il +86%. Ottimo risultato considerando il budget di quasi tre milioni e mezzo, invariato rispetto allo scorso anno ma dimezzato rispetto al 2015.

Una festa sicuramente più popolare, quindi con poco glamorous e poche star internazionali sul tappeto rosso (anche se i party esclusivi paralleli in stile “Dolce vita” non sono mancati come quello organizzata da Fendi a Palazzo della Civiltà), ma sempre di qualità, attenta al gusto e alle problematiche attuali della gente più che degli addetti ai lavori.



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