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Backdoor e crittografia, la Germania pensa a una legge. Proposte e polemiche

lezione, ANGELA MERKEL, Germania, voto

Le autorità tedesche starebbero preparando una legge che intende costringere i produttori di dispositivi a includere all’interno dei loro prodotti delle backdoor che le forze dell’ordine potrebbero usare per le indagini. La legge si rivolgerebbe a tutti i dispositivi moderni, come automobili, telefoni, computer, prodotti IoT e altro ancora.

Sulla proposta, riportata dal RedaktionsNetzwerk Deutschland (RND) e ripresa da Cyber Affairs, si aprirà poi un dibattito.

LA PROPOSTA DI DE MAIZIÈRE
A supportare la norma (sforzi simili sono in atto anche in Francia e Regno Unito) sarebbe il ministro dell’Interno in persona, Thomas de Maizière, spinto dalle crescenti difficoltà registrate negli ultimi mesi dagli investigatori, scontratisi con numerosi ostacoli tecnologici. Per questo la norma – riporta ancora la testata – punterebbe a stabilire per le aziende un “obbligo legale” di introdurre backdoor ad uso delle forze dell’ordine, ma anche a far sì che le l’industria riveli i suoi “protocolli di programmazione per analisi future. Quest’ultima clausola potrebbe consentire di costringere le imprese a divulgare dettagli sulle loro pratiche di comunicazione crittografata.

L’ANALOGIA CON GLI USA
Inoltre, la nuova legge conferirebbe ai funzionari tedeschi poteri simili a quelli contenuti nella proposta di legge ‘Hack Back’ presentata negli Stati Uniti, ovvero darebbe alle autorità il potere di hackerare qualsiasi computer da remoto.

I TIMORI PER LA PRIVACY
I difensori della privacy starebbero già insorgendo, temendo che le nuove norme possano dar vita a una ‘sorveglianza di massa’ e che le backdoor possano essere sfruttate da malintenzionati. Ma le autorità tedesche avrebbero già chiarito che qualsiasi accesso potrebbe avvenire solo dopo il via libera di un giudice alle forze dell’ordine.​​


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