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Tutti gli aspetti cyber della nuova National Security Strategy americana

Trump

Promuovere la prosperità americana, che coincide con la sicurezza nazionale e permette di innovare e mantenere un vantaggio sugli altri Paesi in settori come la cibernetica.

LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

È questo uno dei punti fondamentali della nuova strategia per la sicurezza nazionale (Nss), che oggi sarà presentata dal presidente Usa Donald Trump, alle 14. Il piano è stato comunque già presentato ieri ai giornalisti da tre funzionari dell’amministrazione.

LA PROTEZIONE DEL KNOW-HOW

Il documento – scrive Defense News – includerebbe la richiesta di riformare le norme del Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS), che regolano il modo in cui le nazioni straniere possono investire negli Stati Uniti e che sono già state esaminate in modo bipartisan all’interno del Congresso (rilevanti gli investimenti stranieri in tecnologie innovativa, anche cyber, sviluppati da start-up). La strategia richiederà anche un esame su come proteggere meglio i centri di ricerca e sviluppo, come le università, al fine di assicurarsi che la proprietà intellettuale americana sia protetta (a impensierire gli esperti in questo frangente è soprattutto la Cina).

LA MINACCIA CYBER

Alcuni estratti del documento, sottolinea il New York Times, si soffermano su aree chiave come l’uso di attacchi informatici contro gli Stati Uniti, descrivendo le cyber armi come una nuova minaccia perché possono colpire “senza mai attraversare fisicamente i nostri confini”.
In particolare la “deterrenza”, evidenzia il testo che sarà presentato da Trump, “oggi è molto più complessa da realizzare rispetto alla Guerra Fredda”, poiché un mix di armi a basso costo e “uso di strumenti informatici ha permesso a concorrenti statali e non statali di danneggiare gli Usa attraverso vari domini”.
Tuttavia, secondo una delle fonti, il documento spiegherebbe anche la volontà dell’America di “trovare aree di cooperazione con gli alleati e, certe volte, anche con i nostri rivali”, in particolare Russia e Cina, “quando possibile”.

LE INFLUENZE STRANIERE

La strategia, rimarca ancora il Nyt, si concentra a questo proposito sul fatto che gli avversari dell’America hanno imparato a “operare al di sotto della soglia del conflitto militare aperto e ai margini del diritto internazionale”. Il documento affronta l’argomento in alcuni punti, senza soffermarsi su come la Russia abbia usato le tecniche informatiche nel tentativo di interferire con le elezioni del 2016. E non descrive le mosse che saranno adottare per difendersi contro l’ingerenza in future elezioni.

I PROSSIMI DOCUMENTI

L’Nss è il primo di una serie di documenti strategici che l’amministrazione presenterà a breve e che includono una forte componente cyber, tra cui quello sulla strategia di difesa nazionale, atteso come gli altri entro l’inizio del 2018.​



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