Sarà il Libro Bianco sulla Cybersecurity in Italia il “pezzo forte” della seconda edizione di ItaSec, la conferenza nazionale sulla sicurezza informatica organizzata dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini. La presentazione del documento aprirà infatti simbolicamente l’evento che dal 6 al 9 febbraio prossimi riunirà nel capoluogo lombardo ricercatori e professionisti provenienti dal mondo accademico, industriale e governativo e ospiterà importanti speaker istituzionali per discutere delle evoluzioni del settore.
LA CONFERENZA
Tenendo fede alle sue caratteristiche di evento a carattere multidisciplinare e itinerante, quest’anno il convegno si svolgerà nelle sale del Politecnico di Milano (l’anno scorso si era tenuto nel complesso di San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari, a Venezia) e vedrà tra i partecipanti il ministro dell’Interno Marco Minniti (che il 7 febbraio terrà un discorso sullo stato dell’arte della cyber security in Italia), la titolare del dicastero della Difesa Roberta Pinotti (che l’8 Febbraio interverrà sul tema dell’alleanza strategica tra ricerca, difesa e cyber security), il direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis) Alessandro Pansa, e il Garante Privacy Antonello Soro. La conferenza rappresenterà inoltre l’occasione per una delle prime partecipazioni a eventi pubblici del professor Roberto Baldoni, (nella foto) – ideatore della kermesse e direttore del Laboratorio nazionale di cyber security del Cini – dopo la recente nomina del governo a vicedirettore generale del Dis con delega alla sicurezza cibernetica (un ruolo che il Dpcm Gentiloni sulla cyber security pone a direzione del Nucleo per la Sicurezza cibernetica, spostato dall’Ufficio del Consigliere militare di Palazzo Chigi al Dis, e al quale verrà richiesto di porre le condizioni per raggiungere gli obiettivi identificati nel nuovo Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica pubblicato a fine maggio in Gazzetta Ufficiale).
I TEMI TRATTATI
Denso di appuntamenti, il programma di ItaSec2018 prevede dieci sessioni scientifiche su temi quali il voto elettronico, la privacy e i malware, una sessione speciale dedicata alla Crittografia Quantistica, un intervento della Commissione europea e sette incontri su cyber crime, Gdpr, Industry 4.0, futuro della cyber security. Infine sono previsti nove tutorial su Blockchain, crittografia, sicurezza dei sistemi industriali.
IL FORMAT
La conferenza è strutturata in un filone principale, scienza e tecnologia per la sicurezza informatica, un filone caratterizzante, il “fil rouge”, e include una sequenza di sessioni e incontri di carattere multidisciplinare attinenti ai vari aspetti economici, politici e legali della cyber security. L’evento ospita anche una sezione dedicata ai prototipi sviluppati da industrie, centri di ricerca e università e alcune sessioni speciali sulle startup nazionali di cyber security e sulle comunità di hacking. Quest’anno il tema del fil rouge track è “Conflitti cyber: aspetti strategici, tattici, politici e legali”.
IL LIBRO BIANCO
Scritto da oltre 150 docenti e ricercatori universitari, invece il Libro Bianco sulla cybersecurity – realizzato dal Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini e curato dal prof. Baldoni – ha come titolo “Il Futuro della Cybersecurity in Italia: Ambiti Progettuali Strategici. Progetti e Azioni per difendere al meglio il Paese dagli attacchi informatici” e mette in evidenza il punto di vista della comunità scientifica nazionale riguardo l’importanza di perseguire una politica di gestione della minaccia cyber derivante dal processo di trasformazione digitale.
Con questo obiettivo, spiegano gli organizzatori, il libro delinea un insieme di ambiti progettuali e di azioni trasversali che la comunità della ricerca ritiene essenziali perseguire nel settore pubblico e in quello privato per gestire efficacemente i rischi in un mondo iperconnesso e digitalizzato.
“Lo strumento”, ha detto a luglio scorso Baldoni a Cyber Affairs (tra i media partner di ItaSec2018), “identifica per ogni progetto obiettivi precisi e ricadute sugli assi portanti della trasformazione digitale del Paese” ed è rivolto “anche ai privati, perché lancino iniziative di investimento in queste direzioni. Inoltre è prevista una parte dedicata a come la sicurezza informatica possa impattare sulla trasformazione digitale del Paese e quindi sulla sua competitività economica futura”.