“Pensare di chiudere i mercati è suicida. Il protezionismo fa male all’Italia più che agli altri Paesi europei. C’è sicuramente un tema di reciprocità ma chiudere i mercati non è mai la soluzione”. I dazi di Donald Trump, emblema della campagna protezionista inutile dirlo, spaventano non poco Confindustria.
Intervenendo al convegno Menabò, organizzato questa ma da Formiche e da Krateris Partners Advisory, Marcella Panucci (nella foto), dg di Confindustria, ha espresso tutta la sua preoccupazione per i segnali di un ritorno protezionista su larga scala.
Ma ad agitare le acque in Confindustria c’è anche un’altra questione. E cioè l’intoccabilità dell’euro, questione di improvvisa attualità con la vittoria di Lega e Cinque Stelle. “Non si può mettere in discussione l’appartenenza dell’Italia all’Ue ed all Euro. Ovvio che l’Unione vada riformata ma non si può mettere in discussione perché l’Italia è piccola e da sola non ce la fa”. E “attenzione a fare la battaglia del 3%, facciamola piuttosto per risorse aggiuntive europee”.
Chiunque varcherà la soglia di Palazzo Chigi “punti piuttosto sul lavoro con la riduzione del cuneo fiscale, la detassazione delle assunzioni sotto i 35 anni, formare le competenze e dotare il Paese di infrastrutture”.