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Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati, la prima donna alla guida di Palazzo Madama

A spoglio delle schede ancora in corso, un applauso dell’aula di Palazzo Madama ha sottolineato il superamento del quorum richiesto: Maria Elisabetta Alberti Casellati è la prima donna eletta alla presidenza del Senato. “La scelta di eleggere per la prima volta una donna alla presidenza del Senato rappresenta un onore, una responsabilità che sento doveroso condividere con quelle donne che con loro esempio e coraggio hanno costruito l’Italia di oggi, un grande Paese democratico e liberale dove nessun traguardo è precluso”, ha detto nel suo primo discorso. Tutto ciò “rappresenta per me una responsabilità che non posso celare dietro nessun preambolo di circostanza”, ha aggiunto Casellati. Poi: “Da oggi le mie energie saranno rivolte ad assolvere questo prestioso ruolo”, ha aggiunto.

Classe 1946, fedelissima di Silvio Berlusconi, Casellati è un’esponente di Forza Italia fin dalla discesa in campo del Cavaliere. Determinante per la sua lezione l’appoggio del Movimento 5 Stelle. Casellati è la ventiduesima presidente di Palazzo Madama.

Nata a Rovigo, Casellati è laureata in giurisprudenza e in diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense ed è iscritta all’Ordine degli avvocati di Padova.

Nella sua lunga carriera politica è stata sottosegretario alla Salute e alla Giustizia in tre legislature targate Silvio Berlusconi. Da sempre vicina al Cavaliere e a Renato Schifani, che ha affiancato per un periodo alla presidenza del gruppo di FI al Senato, vanta amicizie anche nella Lega.

È stata componente del Collegio nazionale dei probiviri, dirigente nazionale del Dipartimento sanità di Forza Italia e vice dirigente nazionale dei dipartimenti di Forza Italia. Nel 1994 è segretaria di Forza Italia al Senato, dal 2001 al 2002 è vice capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama e dal 2002 al 2005 vice capogruppo vicario. Tra il 2006 e il 2008 è nuovamente vice presidente del gruppo al Senato.

Nel settembre 2014 è stata eletta dal Parlamento come componente del Consiglio superiore della magistratura, dove è rimasta fino a pochi giorni fa quando, rieletta in Parlamento, ha dato le dimissioni dall’organo di autodisciplina della magistratura.

“Viva il Senato, vive l’Italia”, le parole conclusive pronunciate durante il suo insediamento davanti all’assemblea di Palazzo Madama.



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