A quanto pare Donald Trump sarebbe stato caldamente consigliato dai suoi più stretti collaboratori di non congratularsi con Vladimir Putin in occasione della recente vittoria elettorale in Russia. Troppi dossier scottanti sul tavolo del presidente, tra cui la vicenda Skripal e l’inarrestabile tema delle interferenze nelle presidenziali 2016, avrebbero richiesto da parte dell’amministrazione americana quantomeno il silenzio, che in diplomazia può essere più pesante di qualsiasi critica o attacco.
Secondo fonti vicine alla Casa Bianca, il consigliere per la sicurezza nazionale, H.R. McMaster, e il suo staff avrebbero persino inviato più di un memo allo Studio Ovale per invitare il presidente a evitare commenti sulla vittoria quasi plebiscitaria di Putin. I memo e le note, però, non sarebbero mai stati letti (o tenuti in considerazione) da Donald Trump, che ha telefonato al premier russo e si è congratulato per i numerosi consensi ricevuti.
La conferma della telefonata è arrivata – tra l’altro – anche da Mosca e l’episodio ha contribuito ad allargare la distanza tra McMaster e il suo presidente. Nelle ultime settimane i media americani hanno più volte riportato la notizia di una rottura definitiva tra i due, in un rapporto che ha iniziato a logorarsi in occasione delle dichiarazioni rese dal generale nel corso del Security Summit di Monaco, quando McMaster attaccò frontalmente Mosca per le interferenze nelle elezioni americane e Trump rispose stizzito alle affermazioni del suo consigliere per la sicurezza nazionale attraverso Twitter.
L’episodio delle ultime ore potrebbe, dunque, essere non proprio casuale e sarebbe servito a evidenziare la volontà di Trump di mettere da parte i consigli di McMaster.
Secondo il Washington Post, sin dalle prime ore della giornata di ieri Trump avrebbe avuto sulla scrivania i report elaborati dai suoi collaboratori e in cima alla lista vi sarebbe stato un memo con la scritta a caratteri cubitali “DO NOT CONGRATULATE”, riferita alla rielezione di Putin.
C’è anche dell’altro. Trump sarebbe stato invitato a esprimere una dura condanna sull’avvelenamento dell’ex agente russo Sergei Skripal, rafforzando l’asse internazionale che ha preso consistenza a seguito dei fatti di Salisbury. Ebbene, il presidente avrebbe disatteso tutte le indicazioni dello staff che fa capo a McMaster e avrebbe sentito Putin per una conversazione in cui sono stati toccati vari temi, tra cui i dossier di Siria e Corea del Nord.
Sulla vicenda è intervenuta in conferenza stampa la portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, che ha cercato di ridimensionare l’accaduto minimizzando la portata della conversazione tra i due leader.
Se, in ogni caso, le congratulazioni a Putin non avvicinano Trump a Mosca certamente contribuiscono ad allontanarlo da McMaster.