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La Merkel “esente” dalle sanzioni russe? Il commento di Camporini (Iai)

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Esentare dalle sanzioni le aziende tedesche che hanno in corso accordi con la Russia. È questa la richiesta che Angela Merkel farà a Donald Trump durante la sua visita alla Casa Bianca del prossimo 27 aprile secondo l’indiscrezione pubblicata dal Wall Street Journal e non smentita dalla Canceleria.
“Una pretesa destinata a creare divisioni”, commenta il generale Vincenzo Camporini in una conversazione con Formiche.net. “Non vorrei che qualcuno pensasse che a questo punto si stia incrinando il legame transatlantico, certo, però, mi aspetto vivaci polemiche anche in Europa perché è chiaro che sicuramente la Gran Bretagna leverà la sua voce. La Francia, poi, ha problemi tutto sommato analoghi poiché ha un buisness piuttosto sviluppato con la Russia. Diciamo quindi che il tema sarà destinato ad essere abbastanza divisivo”, sottolinea il vice presidente dello Iai, già capo di Stato maggiore della Difesa.

La notizia battuta dal Wsj è arrivata nel giorno del vertice tra Angela Merkel e Emmanuel Macron a Berlino in vista del summit europeo. Una dichiarazione d’intenti che, probabilmente sarà consegnata al Presidente americano già dal ministro delle finanze tedesco, in visita a Washington questa settimana. La Merkel, durante la conferenza stampa congiunta con Macron, ha ribadito che l’alleanza transatlantica è “un qualcosa di estremamente prezioso, va coltivata e alimentata”. Anche se ci ha tenuto a sottolineare che nel rapporto tra Usa e Germania “in questo momento ci sono anche delle differenze”.

La mossa della cancelliera tedesca è arrivata, inoltre, in un momento in cui la proroga di altri sei mesi delle sanzioni nei confronti della Russia ha gettato scompiglio in Europa, attirando voci contrastanti, tra cui, ad esempio, quella di Matteo Salvini. Il leader della Lega, ospite alla manifestazione Vinitaly solo qualche giorno fa aveva espresso chiaramente la sua posizione: “Con noi al governo le sanzioni alla Russia sono la prima cosa a saltare”.

Per quanto riguarda la ripercussione che la dichiarazione della Merkel susciterà negli altri Paesi, Camporini afferma: “Sicuramente ci saranno dei riflessi di polemica a riguardo anche da noi, visto che queste – le sanzioni – erano uno dei temi che aveva sollevato Salvini con molto vigore. E non solo da noi ovviamente. Penso, infatti, che questa vicenda verrà messa a sistema con l’atteggiamento tedesco sullo strike in Siria e che quindi si comincerà a parlare di una crescente divaricazione tra la politica tedesca e la politica americana”.

E poi l’opinione di Camporini entra nello specifico: “La notizia è l’evidenza del disagio in cui il mondo industriale, economico e finanziario tedesco e in generale europeo si sta muovendo. D’altronde la Germania non ha allentato la sua presa sul mondo russo in cui, tra l’altro, il suo turn over lo scorso anno è passato da 45 a 54 miliardi, nonostante la presenza delle sanzioni. Da questo punto di visto quello che la Merkel si appresta a formalizzare non è altro che un atteggiamento direi molto diffuso e molto condiviso in Germania”.

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