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Democrazia di Rousseau indipendentemente dal governo. Il programma di Casaleggio

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“Lo sguardo dei giornalisti è a Palazzo Chigi, il nostro altrove”. Così Davide Casaleggio ha gelato la folla di giornalisti all’apertura del Sum 02 a Ivrea, la seconda edizione della kermesse dell’associazione Gian Roberto Casaleggio dal titolo “Capire il futuro”. La politica non è invitata ufficialmente, ma corre sullo sfondo. Nelle prime file siedono volti noti del mondo pentastellato come Gianluigi Paragone, Emilio Carelli ed Angelo Tofalo. Gianluigi Nuzzi è la mente dietro alla kermesse, saluta gli ospiti e bacchetta chi si ostina a paragonare il Sum a un’altra nota convention politica, “la polis senza idee e cultura non può nutrirsi, erroneamente qualche collega ha definito il Sum la leopolda pentastellata”.

Verso le 10 arriva Luigi Di Maio, che timidamente sfugge all’assalto dei cronisti dopo qualche minuto di esitazione, facendo capolino dall’area relatori con lo sguardo preoccupato. Tutti si chiedono se davvero l’ascia di guerra è stata sotterrata definitivamente verso il Pd. Così ha detto il leader M5S in un’intervista a Repubblica, sbuffando invece per la ritrovata sintonia del centrodestra, pronto a tornare al Quirinale unito: “Salvini sceglie la restaurazione invece della rivoluzione”.

Davide Casaleggio è il padrone di casa, e non lo nasconde. Si aggira da una stanza all’altra, chiacchera con chi lavora al bar e chi accoglie la platea, saluta un gruppetto di giornalisti venuti dall’Inghilterra e bacia una volontaria che si è portata dietro il figlioletto. Confessa ai giornalisti di essere fiero dell’associazione fondata l’anno scorso per tenere viva la memoria di suo padre: “Sono molto contento che questa associazione sia cresciuta, anche se i numeri sono piccoli ha raddoppiato gli iscritti rispetto allo scorso anno”. Ma incalzato sulle trattative per il governo, e l’apertura di Di Maio al mondo dem, preferisce sviare. Ha preparato accuratamente la convention cercando di schermarla, per quanto possibile, dall’attualità politica. “Oggi non parliamo di temi legati alla stretta attualità, ma legati a quello che succederà tra cinque o dieci anni in questo Paese – ha chiarito alla stampa – l’associazione Gianroberto Casaleggio è culturale, si parla anche di politica, ma soprattutto del futuro che ci attende e che possiamo costruire”. Il Sum 02, spiega, è pensato per parlare di futuro, innovazione digitale, sviluppo sostenibile. E poi di un cavallo di battaglia del Movimento fondato da suo padre, la democrazia diretta, tema carissimo allo stesso Davide, che ha curato di persona Rousseau, la piattaforma online dei M5S che permette agli iscritti di votare i candidati e sentirsi parte di una comunità. Un sistema che ha attirato non poche critiche, soprattutto per la scarsa accessibilità per i cittadini non iscritti.

Non spetta però ai pentastellati aprire Rousseau ai non iscritti, la sfida della democrazia diretta sul web deve riguardare chiunque approdi a Palazzo Chigi. “Spero sia il governo, come ha fatto quello Estone, ad aprire a strumenti di partecipazione democratica a prescindere da Rousseau” ha confidato Casaleggio. Rousseau ha aperto la strada, ma responsabilità del prossimo governo sarà “occuparsi degli italiani con strumenti molto più importanti”.



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