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MTB 2018, ecco la nuova criptomoneta del vino

Anche se la più famosa è il Bitcoin, il mondo delle criptomonete è vasto e anche molto curioso. Ci sono monete digitali nate con uno scopo geopolitico, più che economico, come il Petro del governo venezuelano, ma anche la CannabisCoin per lo scambio commerciale della marijuana. Ora anche il mercato enologo ha una criptomoneta.

Si chiama MTB 2018 ed è un’idea di Mike Barrow, un esperto d’informatica americano, proprietario della cantina Costaflores nella regione Mendoza nelle Ande dell’Argentina. Il progetto della criptomoneta spera di sviluppare anche una tecnologia “blockchain”, cioè una guida informatica, per condividere il processo di coltivazione e raccolta dell’uva e l’elaborazione del vino.

La criptomoneta MTB 2018 (da Mike Tango Bravo, il nome del vino organico che l’ha ispirata) è stata presentata la scorsa settimana all’evento Bitcoin Day a Buenos Aires. La moneta digitale si baserà sul numero di bottiglie prodotte da Barrow e spera espandersi in altre cantine entro il 2021. Quando il vino sarà pronto, tra 14 mesi, arriverà sul mercato, ma potrà essere acquistato solo con i MTB. Le etichette Costaflores sono famose in Asia e possono costare fino a 7.000 dollari.

Con questo progetto Barrow vuole dare risposta alla problematica di quanto può costare una bottiglia di vino. In questo momento molti produttori impongono prezzi arbitrari e per moda molte etichette costano migliaia di dollari.

Barrow ha sviluppato anche l’app Open Vino con tecnologia “blockchain” per rendere pubblici i dati delle raccolte, con sensori digitali nelle vigne. “Negli eventi di enologia molti parlano di recuperare la tradizione – spiega l’informatico in un articolo pubblicato dal quotidiano La Nacion  -, ma penso che parlare di questi strumenti è un’innovazione simile a quella delle email negli anni ’90. Il vino e l’informatica sono due mondi destinati ad unirsi”.

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