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Sum 02, ecco ospiti, programma e aspettative sulla convention di Casaleggio a Ivrea

Futuro, innovazione, democrazia digitale. Queste le priorità del Sum02 di Ivrea, la seconda edizione della convention di Davide Casaleggio che aprirà domani i battenti nell’officina H, ex sede della Olivetti. Nata per ricordare il padre Gian Roberto, la kermesse ospiterà filosofi, giornalisti, scrittori e scienziati. In una parola innovatori, perché l’obiettivo, ha chiarito il presidente dell’Associazione Rousseau in un’intervista al Sole 24 Ore, è tutto nel titolo: “capire il futuro”. La politica sarà ospite indesiderata, stando alle dichiarazioni ufficiali. Ma c’è da scommettere che troverà il modo per entrare dalla porta laterale. D’altronde, se anche quest’anno il palcoscenico è stato negato ai rappresentanti istituzionali, le prime file dell’auditorium attendono una folta delegazione di parlamentari a Cinque Stelle, nuovi arrivi (ma già colonne) come Emilio Carelli e Gianluigi Paragone e, si mormora, persino il leader politico Luigi Di Maio (Di Battista sarà costretto a dare forfait per impegni famigliari oltralpe).

L’anno scorso la convention aveva segnato una cesura nella storia dei Cinque Stelle. La passerella in giacca e cravatta dei pentastellati con esponenti di spicco del mondo imprenditoriale aveva tolto ogni dubbio sul dna del Movimento: un movimento nato sulla rete e nelle piazze, certo, ma pronto per candidarsi alla guida del Paese. Quest’anno le elezioni del 4 marzo hanno spianato la strada verso Palazzo Chigi al partito di Luigi Di Maio, perno imprescindibile del governo che verrà. E forse non è un caso che Gianluigi Nuzzi, giornalista e scrittore di lunghissimo corso, ancora una volta la vera mente dietro alla convention di Ivrea, abbia dovuto mettere offline il suo cellulare. Troppe le chiamate, troppi gli (auto)inviti da dover rifiutare per l’edizione del 2018. Segno che il vento è cambiato: nella scorsa edizione aveva fatto discutere il forfait dell’attesissimo astronauta Paolo Nespoli, cui l’Esa negò il permesso all’ultimo minuto, perché la sua partecipazione sarebbe stata contraria al “codice di condotta”.

Quanto agli inviti per la nuova edizione, qualche conferma, molte novità. Ritornano sul palco il sociologo Domenico De Masi (il teorico del “lavorare gratis, lavorare tutti”) e la psicologa Maria Rita Parsi. Bis anche per il direttore del tg La7 Enrico Mentana, che sarà chiamato a parlare di tecnologia e informazione. Fra i nuovi arrivi i giornalisti Andrea Scanzi, Luisella Costamagna, Veronica Gentili e Luca De Biase. Una buona parte della kermesse sarà dedicata a interventi dal mondo della scienza e della medicina: saliranno sul palco il professore di informatica al Politecnico di Milano Alfonso Fuggetta e Fausto Caruana, docente di neuroscienze all’Università di Parma, assieme al fisico Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Il drammaturgo Moni Ovadia parlerà del futuro della parola, mentre il giovane filosofo Diego Fusaro, frequentatore assiduo dei salotti televisivi che ha fatto molto parlare di sé (specie per alcune sue tesi apertamente anti-semite) dialogherà di lavoro e imprese.

C’è spazio però anche per un po’ di politica. Occhi puntati sull’ex ministro dem della Cultura nel governo Letta Massimo Bray, chiamato a dire la sua sull’economia della cultura e lo sviluppo delle risorse. Qualcuno ha letto il suo invito come un’apertura di credito al mondo dem, esplicitata ieri da Di Maio uscendo dal colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma Davide Casaleggio vuole tenere il Sum al riparo da queste dinamiche. Sinistra e destra, lo ha ribadito al Sole, sono “categorie novecentesche” che “non fanno più parte del vissuto dei cittadini”.


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