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Mai più Ponte Morandi. La sicurezza delle infrastrutture passa dallo spazio

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Il crollo del ponte Morandi a Genova ha alimentato una discussione su come rendere più sicure e controllate le grandi infrastrutture sparse su tutto il territorio nazionale. L’aiuto può venire anche dal cielo. I satelliti possono infatti monitorare i più piccoli spostamenti di un’opera e del terreno.

LA TECNOLOGIA SPAZIALE…

La tecnologia alla base di questo prezioso strumento (già ampiamente utilizzato in realtà in altri ambiti come l’agricoltura, l’ambiente e i disastri naturali) è l’interferometria radar da satellite. Si tratta di una tecnica in grado di monitorare spostamenti anche millimetrici del terreno, e delle strutture. Le misurazioni ottenute devono naturalmente essere “incrociate” con altre informazioni come i dati di sensori specifici in sito, con tecniche di posizionamento differenziale (come quello fornito da Galileo o dal GPS, i sistemi di navigazione satellitare rispettivamente europeo e americano).

…E LE APPLICAZIONI

Attualmente questa tecnologia spaziale viene impiegata, solo per fornire qualche esempio, per il monitoraggio delle piattaforme energetiche off-shore, per il monitoraggio di infrastrutture critiche, per l’avanzamento di cantieri, per il monitoraggio degli stabili e per altri settori di business. Sono i prodotti avanzati di data analytics basati sulla geoinformazione in cui e-Geos, guidata dall’ad Massimo Claudio Comparini e joint venture tra Telespazio e Agenzia spaziale italiana (Asi), è leader mondiale. D’altronde, la tecnologia spaziale sarà un valido aiuto per chi è chiamato a controllare e studiare il ciclo di vita delle infrastrutture. Un esempio pratico di utilizzo di interferometria radar è la costellazione italiana di Cosmo-SkyMed, sistema duale di osservazione della Terra finanziato dall’Asi e dal ministero della Difesa.

IL PROGETTO MAPITALY

Da circa dieci anni, Cosmo-SkyMed fornisce immagini radar di precisione metrica e sub-metrica, di giorno e di notte, anche in presenza di nuvole, di tutto il territorio nazionale attraverso il progetto denominato “MapItaly”. Queste mappe, aggiornate ogni 16 giorni, hanno permesso, in stretta collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e i suoi centri di competenza, di monitorare l’evoluzione di centinaia di frane, fornire informazioni utili per gli interventi collegati a catastrofi naturali, quali terremoti, allagamenti, smottamenti e movimenti lenti del terreno. Ciò è di fondamentale importanza perché consente di avere serie storiche di archivio per l’analisi dell’evoluzione del territorio, delle infrastrutture e in genere per l’analisi di situazioni emergenziali. La precisione delle osservazioni radar permetterà nel prossimo futuro anche il monitoraggio sistematico di infrastrutture strategiche per migliorarne gli aspetti relativi alla sicurezza.

VERSO IL FUTURO

La costellazione Cosmo-SkyMed, di cui il prossimo anno partirà la seconda generazione, CSG, è stato un investimento di fondamentale importanza che ha permesso all’Italia di ottenere la leadership mondiale nell’utilizzo della tecnologia satellitare radar al servizio della sicurezza del nostro Paese.

IL SISTEMA ITALO-ARGENTINO SIASGE

Tutto questo si estende anche alla cooperazione internazionale, sia in ambito europeo (in cui l’Italia punta a sfruttare la competenze acquisite nel settore dell’osservazione della Terra), sia oltre. A inizio agosto è stato il presidente argentino Mauricio Macri ad annunciare la data (il prossimo 29 settembre) per il lancio del primo satellite SaoCom che, con il gemello che dovrebbe raggiungerlo l’anno prossimo, andrà a formare Siasge, la costellazione italo-argentina che ad ora può già contare proprio sui quattro satelliti di Cosmo-SkyMed. Il programma è il frutto della storica collaborazione tra Italia e Argentina nel campo spaziale, avviata nel 1992 e poi ulteriormente consolidata. Essa, aveva spiegato Gabriella Arrigo, responsabile Relazioni internazionali dell’Asi e vice presidente dell’IAF, il Sistema in questione “nasce dalla comune volontà dei due Paesi di sviluppare un sistema operativamente integrato e inter-operabile, unico al mondo, per la gestione e la prevenzione delle grandi emergenze naturali e ambientali, utilizzando la tecnologia radar: la banda X del sistema italiano (ad uso duale) Cosmo-SkyMed, e la banda L del sistema argentino SaoCom”.

LA PIATTAFORMA SEONSE

Ma l’osservazione della Terra riguarda anche il controllo delle rotte marittime e la sicurezza in mare. Ne è un esempio evidente SEonSE (Smart Eyes on the SEas), la piattaforma geospaziale per la sicurezza marittima presentata, lo scorso luglio (durante il salone di Farnborough in Inghilterra), dal campione nazionale del settore aerospazio e difesa, Leonardo. Grazie all’utilizzo del cloud computing e di avanzati modelli di big data analysis, SEonSE consente di accedere in tempo reale, anche da tablet o smartphone, a informazioni personalizzate su ciò che avviene in mare. Realizzata da e-Geos, la soluzione integra i dati provenienti da molteplici fonti (in particolare il sistema europeo Copernicus e proprio l’italiano Cosmo-SkyMed), abilita servizi dual-use per sicurezza e sorveglianza marittima, controllo dei traffici illeciti, monitoraggio ambientale, lotta alla pirateria.


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