Il foto-racconto di Formiche.net per capire cosa sta succedendo in Venezuela.
Una situazione sempre più complessa in cui le tensioni continuano ad aumentare. Da otto settimane l’opposizione protesta contro il governo di Nicolás Maduro e sono morte 51 persone. Il bilancio è stato aggiornato dalla Procura, che ha confermato ieri la morte di tre giovani, uno di 22 anni e due di 19, uccisi a colpi di arma da fuoco nello stato di Barinas, regione di nascita dell’ex presidente Hugo Chávez. L’ondata di proteste che si è scatenata il 4 aprile ha provocato anche circa un migliaio di feriti.
Il vicepresidente del Venezuela Tareck l’Aissami ha detto che i manifestanti di Barinas, che ha definito “terroristi”, hanno attaccato la sede del partito socialista di governo, le guarnigioni dell’esercito e della polizia, saccheggiato negozi e distrutto un magazzino di medicinali. A Caracas, un diluvio di lacrimogeni lanciati dalla polizia ha accolto i 20mila manifestanti che tentavano di raggiungere il ministero della Sanità per protestare contro la situazione “catastrofica” degli ospedali del Paese.
Ieri i medici venezuelani sono scesi in piazza. Domenica, un uomo è stato picchiato, cosparso di benzina ed è stato dato alle fiamme durante una protesta nella capitale Caracas. Secondo alcune notizie di stampa, l’uomo era accusato di essere un ladro, ma il governo ha sostenuto che è stato assalito in quanto sostenitore di Maduro. Parlando in televisione, il presidente ha identificato in seguito l’uomo come il 21enne Orlando Figuera. È stato ricoverato in ospedale con ustioni di primo e di secondo grado su metà del corpo, oltre a sei ferite da arma da taglio.
Esponenti politici, ma anche dal mondo della musica e dello sport, si sono espressi contro le repressioni delle forze di sicurezza.