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Barcellona, tutti gli aggiornamenti sulla strage Isis

13 morti (tra cui un italiano) e 80 feriti, di cui almeno 15 in gravissime condizioni. È questo il bilancio provvisorio della strage terroristica di Isis a Barcellona giovedì 17 agosto. Tra i morti anche due italiani: Luca RussoBruno Gulotta, 35 anni, residente a Legnano e responsabile marketing e vendite di Tom’s Hardware, sito specializzato in tecnologia, è stato falciato dal furgone killer che ieri ha ucciso 13 persone sulla Rambla di Barcellona.

L’ITALIANO MORTO

La famiglia stava passeggiando sulla Rambla, come racconta la Repubblica. Lei portava in braccio la figlia Aria, 7 mesi, in un marsupio agganciato al busto. Bruno la precedeva tenendo per mano l’altro figlio. Alessandro, 5 anni, che fra pochi mesi andrà in prima elementare. La serena passeggiata familiare si è trasformata ben presto in incubo. Bruno Gulotta sarebbe stato uno dei primi ad essere travolto dal furgone guidato dal terrorista. E la compagna avrebbe fatto solo in tempo a tirar via il bambino che il padre teneva per mano trascinndolo lontano dalla traiettoria del mezzo. Bruno Gulotta è rimasto a terra sanguinante, le gambe spezzate e scomposte ed è morto così, morto sotto gli occhi dei bambini.

COSA E’ SUCCESSO

Alle 17 un furgone ha travolto i passanti sulla Rambla nel centro della città. Prima il quotidiano La Vanguardia (qui gli aggiornamenti in tempo reale), poi in serata la polizia locale, i Mossos d’Esquadra, ha confermato su twitter che si tratta “di un attentato terroristico con la volontà di uccidere il maggior numero di persone possibile”. La corsa del van è partita dalla Rambla de Canaletes ed è terminata nei pressi del mercato della Boqueria (Qui tutti gli aggiornamenti della polizia).

I VIDEO

Una serie di video postati su Instagram dai testimoni diretti dell’attentato mostrano decine di persone a terra, alcune delle quali gravemente ferite o prive di sensi, mentre ricevono i primi soccorsi dalle ambulanze.

I TESTIMONI

Testimoni hanno dichiarato di aver visto più di una persona armata scendere dal furgone e dirigersi in un ristorante turco, “Luna de Istambul”, dove si sarebbero asserragliati. Una notizia fermamente smentita dalla polizia catalana, che ha twittato: “Non c’è nessuno trincerato in un bar del centro di Barcellona. C’è un uomo detenuto e trattiamo il caso come attentato terrorista”.
La polizia ha comunque chiesto di liberare la zona di Plaça de Catalunya e ha obbligato gli abitanti della zona a rimanere chiusi in casa, lontano dalle finestre, fino alle 20.00 circa.

IL FURGONE E L’AUTORE

Secondo indiscrezioni della Guardia Civil rivelate a El Pais l’uomo fermato in un primo momento si chiama Driss Oukabir, 28 anni, nato il 13 luglio 1989 ad Aghbala in Marocco. Per ore è stato identificato come l’uomo che ha affittato il furgone, dopo che la polizia ha dichiarato di aver trovato all’interno del mezzo un passaporto spagnolo appartenente a un uomo di origini arabe. In serata un uomo si è presentato alla polizia di Ripoll, piccola città da 10000 abitanti in provincia di Barcellona, dichiarando di essere Driss Oukabir e denunciando il furto dei suoi documenti.

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MISTERO OUKABIR

Secondo una notizia rilanciata nelle ultime ore dai media spagnoli l’esecutore dell’attentato con il furgone sarebbe stato il fratello minore di Driss Oukabir, Moussa Oukabir, 18 anni, tornato dal Marocco a Barcellona la settimana scorsa.

COSA DICE LA POLIZIA

Alle 19.24 la polizia catalana ha dato notizia di due poliziotti travolti da un uomo al volante al checkpoint all’uscita da Barcellona, aggiungendo di aver localizzato l’uomo a St Just Desvern. Alle 21.40 la polizia ha confermato “due persone sotto arresto”. Intorno alle 11 il Mossos ha dichiarato che “le due persone detenute sono legate all’attentato di Barcellona, ma non sono il guidatore del van”.

COSA E’ SUCCESSO A TARRAGONA

Il maggiore Lluis Trapero ha inoltre reso noto che l’attentato su la Ramblas di giovedì pomeriggio potrebbe essere collegato all’esplosione che mercoledì ha distrutto una casa ad Alcanar, nei pressi di Tarragona. Inizialmente l’esplosione, che aveva ucciso una persona e fatto sette feriti, era stata attribuita a una fuga di gas, dal momento che nell’edificio erano state trovate una ventina di bombole di gas.

LA PRIMA VITTIMA

La prima vittima dellì’attentato sarebbe di nazionalità belga. Lo conferma in un tweet il ministro degli Esteri del Belgio Didier Reynders. Fonti della Farnesina hanno fatto sapere che ci potrebbero essere degli italiani fra le vittime dell’attacco.

Si teme in queste ore per la vita di un italiano che potrebbe essere fra le vittime. Si tratterebbe di B.G., 35 anni, milanese, originario di Legnano, era sulla Rambla con la moglie e i due figli, uno di 3 anni e un altro di pochi mesi. Al momento la Farnesina non ha confermato la presenza di un italiano fra le vittime.

GLI SPARI NELLA NOTTE

Poco prima delle due di notte, riporta il Corriere, la polizia è intervenuta a Cambrils contro 5 presunti terroristi. All’1.57 i Mossos hanno confermato di aver ucciso “quattro presunti terroristi”, mentre un quinto, ferito, sarebbe morto intorno alle 4 del mattino. Sul posto sono arrivati gli artificieri perché i terroristi abbattuti avevano addosso cinture esplosive.
Secondo Il Fatto Quotidiano i 5 attentatori sono stati neutralizzati dalla polizia mentre investivano dei passanti con un’auto. Sei persone sono rimaste ferite nell’attacco.

LA RIVENDICAZIONE

L’ISIS ha rivendicato l’attentato tramite l’agenzia Hamaq. “I responsabili dell’attacco a Barcellona erano soldati dello stato islamico” si legge in un comunicato in catalano, “hanno risposto alla chiamata per attaccare i paesi che integrano la coalizione”.

LA SOLIDARIETA’

Sono giunte nel frattempo le prime manifestazioni di solidarietà da parte dei capi di Stato. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha twittato: “I terroristi non sconfiggeranno mai un popolo unito che ama la pace contro la barbarie”. Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato: “Gli Stati Uniti condannano l’attacco terroristico a Barcellona, in Spagna, e faranno tutto il necessario per aiutare. Siate resistenti e forti, vi amiamo!”. Dichiarazioni di solidarietà sono arrivate anche dal presidente francese Emmanuel Macron, dal premier italiano Paolo Gentiloni e dal presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker.



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