Siamo sempre più tentati di prendere la cittadinanza d’oltralpe. Mentre il presidente francese Nicolas Sarkozy al senato ribadisce il suo secco no alle pensioni d’ufficio prima dei 65 anni e chiede che i prepensionamenti siano tassati più pesantemente, da noi il ministro Nicolais riesce a farsi attaccare da tutti i fronti, incluso quello sindacale, quando propone più o meno simultaneamente a Sarkozy esodi incentivati per i dipendenti pubblici ultrasessantenni. L’intento è lodevole; creare posti di lavoro per i più giovani, ma siamo proprio così sicuri che si possa combattere la disoccupazione permettendo ad impiegati ancora pienamente vitali di andarsene tranquillamente in pensione? La sincronicità con Sarkozy e con la politica del suo governo è dunque solamente temporale. Nella sostanza, il nostro esecutivo si conferma pesantemente al di fuori della strada seguita dagli altri paesi europei in tema di pensioni e previdenza sociale, forse pago di aver vinto i passati mondiali, mentre la Francia continua a segnare goal importanti nelle partite che contano.
Anche sulle pensioni…W la France!
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