Le formiche solitamente non scendono in piazza, ma preferiscono applicarsi laboriosamente e senza clamore nelle loro attività quotidiane. Questa volta, però, ci sembra doveroso appoggiare pienamente l’iniziativa di Daniele Capezzone e del suo network www.decidere.net. In un paese ormai ostaggio di sindacati e caste di privilegiati, dove si fanno accordi sulle pensioni sulla pelle dei giovani lavoratori con contratti flessibili; in un paese dove la lunga mano della sinistra radicale e fondamentalista condiziona e immobilizza di fatto ogni singolo passo dell’esecutivo, fino a minacciare la cancellazione della Legge Biagi, le Formiche hanno deciso di andare in piazza. L’appuntamento è domani, sabato 22 settembre, alle ore 16 a Roma, in piazza della Rotonda al Pantheon e, subito dopo gli interventi previsti, ci si muoverà in marcia verso piazza Fiume per raggiungere la sede della Cgil. L’impegno di Capezzone è certamente lodevole e i suoi 13 punti per far ripartire il cantiere – italia sono più che condivisibili. Esistono diverse soluzioni per rompere con l’immobilismo in cui si è impantanata la nostra cronaca politica, dalla flat tax al 20% ad una riforma concreta del sistema previdenziale e degli ammortizzatori sociali, secondo il modello welfare to work, che funziona in tutto il mondo e che da noi non viene considerato sulla scia dei veti oltranzisti generati dal corporativismo di parte di sindacati ed estrema sinistra. Insomma, le Formiche nel loro piccolo scendono in piazza domani e sono decisamente felici di farlo!
Domani alle 16 Formiche in piazza con Capezzone
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