Lo aveva detto Confindustria la scorsa settimana e il tema viene oggi ripreso e ampliato – cifre alla mano – dai “soliti” Rizzo e Stella del Corriere. I parlamentari italiani ci costano più del giocatore del Milan Kakà, e a livello europeo sono due volte più pagati dei colleghi francesi e tedeschi e ben sei volte più pagati di quelli spagnoli. Come se non bastasse, le spese del nostro Parlamento, nonostante le buone intenzioni e le tante parole spese dai politici che vogliono maldestramente cavalcare l’onda grillesca dell’antipolitica, aumenteranno del 9.2% nei prossimi tre anni. Ma quale rigore, ma quale decenza!? Viene da pensare alla reggia di Versailles, attorno al 1789 più o meno, il popolo arrivò al cancello principale della residenza reale. Reclamavano pane, reclamavano la dignità perduta e il bisogno impellente di un buon governo. Maria Antonietta, attirata dal clamore della piazza, chiese al suo ciambellano perché costoro manifestassero e gli fu risposto: “per il pane, maestà”. Pare che la regina rispose: “dategli delle brioches allora”. La fine di quella storia la conosciamo, la fine di questa ancora no, ma ci auguriamo vivamente che l’arroganza della casta abbia fine e che questi signori che siedono nel nostro Parlamento comincino sul serio a fare politica e ad abbattere i loro vergognosi costi principeschi.
Maria Antonietta e la vendetta della Casta
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