Crediamo profondamente nell’autonomia e nell’indipendenza della magistratura e nella diversificazione di potere esecutivo, legislativo e giudiziario come fondamento di ogni moderna democrazia. Vedere la gip Forleo confessarsi in Annozero di Santoro stile C’è posta per te della De Filippi ci fa ahimè comprendere che, da una parte l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati è da loro stessi messa nel cantuccio all’insegna del circo mediatico, del quale Santoro è un abile domatore, e dall’altra che se parliamo di antipolitica, forse (dopo le vicende degli anni ’90 e la decapitazione del sistema – o di una parte del sistema – per mano dei giudici di tutta Italia) dovremmo cominciare a pensare che il vero pericolo non sono i “vaffa” di Grillo, ma le carte bollate dei reucci e delle regine dei tribunali. Vedere in televisione un magistrato che cerca disperatamente scoop e visibilità invece che lavorare lontano dai riflettori, dà i brividi più delle battute di un comico, per quanto velenose esse siano.
Anno zero. Polemiche mille
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