Skip to main content

Certificato di sana e robusta sessualità!

Di am

“Solo chi pratica sana e responsabile sessualità” potrà ricevere l’assistenza sanitaria della Regione Lombardia. Se non l’avessimo letto non ci avremmo creduto. Sembra una di quelle frasi surreali dette dalle suore laiche nei film di Woody Allen. Invece no, è stata detta e scritta dalla Commissione sulla Sanità della Regione Lombardia. Qui le battute si possono sprecare; chi, infatti, dimostrerà la “sana e robusta sessualità” dei cittadini di Milano? E – soprattutto – quali saranno i parametri per definire la sessualità degli individui? Su questo sorridiamo, nel vedere i dipendenti del comune – notoriamente fini psicologi, sessuologi e quant’altro – dover stilar la mirabile circolare con i criteri per una “sana e robusta” sessualità. La frase contenuta nel documento di programmazione della Commissione sanitaria lombarda sarebbe raccapricciante se non fosse – prima ancora – totalmente imbecille e per le imbecillità – si sa – non ci si può arrabbiare poi più di tanto. Siamo convinti che presto verrà stralciata, esattamente come un’altra precedente sul tema della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza. In questo caso provvederanno a modificarla anche per il bene del presidente lombardo. Roberto Formigoni, infatti, rischia di non potere avere accesso all’assistenza sanitaria pubblica. Essendo vergine – come ha più volte orgogliosamente dichiarato – non gode infatti del bollino blu di una “sessualità sana e responsabile”, venendo meno al primo comma dell’enunciato…ossia non la “pratica” proprio.


×

Iscriviti alla newsletter