Elogio di Nikita

Niki Vendola non è un personaggio banale. Ne sa qualcosa Raffaele Fitto il giovane e capace ex presidente della Regione Puglia: pensava che un avversario gay e comunista non avrebbe mai potuto vincere. Lui però, Niki, ce l’ha fatta: ha vinto e convinto. Come governatore soffre, è costretto a confrontarsi con la difficoltà (e le miserie) dell’amministrazione e di una classe dirigente pugliese che non c’è. La sua passione resta la politica. Ammette la sua tristezza e indica come difetto il suo essere cattolico e vecchio. Francesco Merlo lo ha definito come “il primo Masaniello delicato e un poco effeminato della storia d’Italia”. A noi i Masaniello non piacciono ma non possiamo non riconoscere a Vendola le grandi qualità di un affabulatore raffinato e capace. Ci sembra davvero un novello W, capace di produrre suggestioni ed emozioni nel popolo della sinistra. Se sarà lui il leader della Cosa Rossa, darà una bella vivacità al progetto di una sinistra che diversamente apparirebbe solo noiosa e antistorica.