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Giallo Solferino. L’affare s’ingrossa

Sembra la sceneggiatura di un film giallo un po’ fantasy. Spesso capita sia così quando si ha a che fare con le vicende che riguardano il Corriere della Sera e la sua società editrice, Rcs. Ieri l’Unità aveva dato notizia dello scontro fra Bazoli e Mieli e Dagospia aveva rilanciato prevedendo una rapidissima cacciata per Mieli (e forse anche per Perricone, ad di Rcs). Oggi tocca sempre all’Unità la seconda puntata. Anzitututto, Bazoli non  smentisce l’episodio di contrasto con il direttore del Corriere. Prevedibilmente, attenua la portata dello scontro e sminuisce l’ipotesi di convocazione del patto (tutto avverrà nei tempi naturali, spiega malizioso). La notizia più importante (e inquietante) è riservata alle ultimissime righe. L’Unità avanza l’ipotesi (per come è scritto, più di un’ipotesi) che possano emergere novità travolgenti sull’inchiesta milanesi sugli spioni. Entro un mese, precisa. Intanto, Mieli non demorde e oggi si può gustare un altro editoriale di Giavazzi nient’affatto tenero con il governo. The show must go on


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