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Il lirismo della politica italiana

Di am

“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Ed è subito sera”. Quale migliori parole di quelle congiunte di Ungaretti e Quasimodo per descrivere la situazione politica italiana al momento? Come se non bastasse siamo anche nella stagione giusta, e quelle foglie non dobbiamo fare alcuno sforzo immaginativo per vederle cadere. Il Gov. è finito. Nei ministeri stanno cominciando a fare i pacchi (e non solo metaforicamente!), W non si sbilancia e nicchia senza prendere posizione. Manca ancora – evidentemente – l’intesa con il Cav. che, da parte sua, grida “al voto, al voto” e programma la manifestazione di piazza di metà novembre. Prodi mostra i muscoli, ma è più un riflesso condizionato dovuto alla forte “botta” , piuttosto che la vera natura delle cose. In tutto questo, gli elettori (vedasi i cittadini che pagano le tasse) navigano a vista senza alcun punto di riferimento e senza nemmeno una boa all’orizzonte. Che siano chiari e diretti. Il paese ne ha bisogno. E se è stagione di cadute, che queste foglie (di fico) comincino a cadere! E’ ora.


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