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L’elefantino folgorato sulla via di Walter

Di am

Non è un voltafaccia quello di Giuliano Ferrara su Walter Veltroni, ma è un atto di coerenza. Coerenza con la propria passione politica, coerenza con la propria visione di un paese che deve cominciare a stare meglio e non continuare a rotolare verso le sabbie mobili dell’ignavia politica e dell’improduttività economica. E Ferrara ci vede bene e – soprattutto – lungo. Il Pd non è un partito di “plastica”, come è stato invece più volte chiamato Forza Italia, ma è un partito all’americana con un leader che – almeno nelle intenzioni – vuole essere più vicino alla gente e meno alla burocrazia interna, tipica di ogni compagine partitica. Da qui la negazione delle tessere, proprio come i Democrats statunitensi. Ferrara non vede in Walter il salvatore della patria, ma giustamente gli riconosce il coraggio di colui che sta tentando di uscire dal guado, anche allungando una mano all’opposizione che farebbe bene ad accettare di stringergliela per cambiare lo stato delle cose. Non si parla di “inciuci” questa volta, ma di intese tra i maggiori partiti del paese per il bene del paese stesso e non per il tornaconto dei singoli. In questo ci sentiamo di concordare con il direttore del Foglio e con la sua analisi. Dovrebbe farlo anche l’opposizione.


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