“Like a bridge over troubled water” cantavano Simon & Garfunkel. L’idea del ponte ha sempre fornito una buona metafora per indicare la tranquillità di una situazione, ma quando il ponte crolla? Ebbene, se fino a ieri il governo perdeva i pezzi un po’ dappertutto, non da ultimo in Rai, oggi ha perduto anche sul “ponte”. Bocciato al Senato il collegato alla Finanziaria per la soppressione della SpA per la costruzione del ponte di Messina. Un altro colpo durissimo per un esecutivo ormai allo sbaraglio. L’opposizione gongola e Prodi di fatto non ha più una maggioranza. Che se ne renda conto e prenda atto di essere ormai solo l’ologramma di un presidente del Consiglio. Le strade sono due: o voto subito o governo tecnico, ma la scelta va fatta in fretta. Il Paese non può restare in queste condizioni: un serpente privo di testa che – nonostante il vuoto politico – continua a mordersi paradossalmente (e tristemente) la coda.
Maggioranza a pezzi e senza ‘ponti’
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