La stampa nostrana si è scatenata sulla “scenata “ del presidente francese in diretta alla CBS americana durante un’intervista. Diciamocelo: qui da noi non ci sembra vero di aprire il dibattito su questi temi. Il Corriere gli dedica la prima dei grandi eventi mediatici. Si parla di un presidente iracondo alla Zidane, che ha metaforicamente “preso a capocciate” la giornalista americana, rea di avergli fatto una domanda non concordata sulla sua situazione con l’ex moglie Cecilia. Siamo andati a vedere la scenata, un po’ perchè il voyeurismo è una tendenza tipicamente italiana, un po’ perché riteniamo a priori che non sia corretto chiedere ad un uomo pubblico delle sue faccende private. Insomma, eravamo curiosi anche noi! Non abbiamo trovato la scenata descritta dalla stampa, e in effetti anche i media francesi (tranne quelli in mano all’opposizione come Liberatiòn) usano toni molto più sobri di quelli utilizzati dai nostri media. Alla domanda su Cecilia, Sarkò si toglie educatamente il microfono. Non alza la voce, non ha gesti scomposti, risponde con un “Voici, allez”. Poi si alza e ringrazia persino con un merci. Al suo portavoce – Martinon – dirà poi che la giornalista è una imbecille. Legittimo pensarlo e dirlo al portavoce. Non l’ha detto a lei né al pubblico. Francamente, siamo abituati alle sceneggiate di Clemente Mastella con Santoro o a quelle di Sgarbi con la Mussolini come galline in un pollaio. Epiteti pesanti da noi vengono puntualmente snocciolati da uomini che rappresentano le istituzioni durante i talk show serali. Sinceramente, di fronte ad un presidente che educatamente (e legittimamente) rifiuta di rispondere ad una domanda che rientra nella sfera della sua vita intima e personale tutto quello che possiamo dire è: chapeau, monsieur Sarkozy!
Quando Sarkò non fa l’americano
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