Ci finanzieranno la Torino-Lione, la Brennero bis e Trieste-Divaca, ma non il terzo valico tra Milano e Genova. L’Unione europea ha deciso di promuovere con circa 780 milioni di euro solo quelle linee ad alta velocità che collegano l’Italia con l’Europa, mentre un niet secco è arrivato sul tratto interno. In realtà, il governo non si è mai speso troppo per il terzo valico Milano-Genova. Progetti nebulosi, nonostante il pieno sostegno della sinistra ligure, piani rigettati dalle Fs, con un Di Pietro che prima dice no, poi sì, poi di nuovo no. Il risultato è la bocciatura di Bruxelles, evitabile – tra l’altro – e che di questi tempi diciamo non proprio brillanti per noi (eufemismo) arriva come l’ennesima sberla. La domanda è: ma se non si voleva fare, perché il governo ha presentato una richiesta mal compilata all’Ue rischiando l’ennesima figuraccia? Evidentemente non gli è bastata la tirata di orecchie di Almunia e a seguire del Fmi…
Tav stoppata dalla Ue
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