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“La Sicilia siamo noi!”

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Così cantavano oggi i ragazzi per le strade arabe di Palermo, alla notizia dell’arresto di padre e figlio Lo Piccolo, gli eredi dei Provenzano. Un arresto importantissimo, che decapita di fatto la cupola mafiosa e arreca un enorme danno economico a quella che nei giorni scorsi è stata definita come la prima “industria” del paese, per profitti e rendite. “La mafia è una cosa umana e come tutte le cose umane è destinata ad avere una fine”. Tornano in mente in questo momento le parole del giudice Giovanni Falcone e l’incredibile speranza che le accompagna. Congratulazioni alle forze dell’ordine e a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare l’arresto!

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