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John Christy ovvero il Nobel pentito

Di am

Il nome è John R. Christy, lo status è quello di direttore dell’Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama. Dalle pagine del Wall street journal oggi rispedisce al mittente il premio Nobel recentemente ricevuto come membro dell’Ipcc, l’istituto targato Onu che si occupa dei cambiamenti climatici. Quello che il professor Christy afferma, in realtà da noi lo stanno dicendo da tempo sia il professor Guido Visconti dell’università dell’Aquila, sia il professor Franco Battaglia di Modena. Lo hanno scritto per Formiche e ripetuto più volte. Ora gli si accoda il Nobel “pentito” che – certamente – non mancherà di sollevare un polverone di critiche, soprattutto da parte dei colleghi con i quali divide il premio dell’Accademia svedese, assieme all’ex vice-presidente americano Al Gore (sic!). Non è vero che l’attività dell’uomo provoca il surriscaldamento del pianeta. Non è vero che il buco nell’ozono provoca lo scioglimento dei ghiacciai. Le temperature cambiano “naturalmente”, senza alcun bisogno del nostro intervento. Quindi, le catastrofi annunciate non sarebbero tali, ma processi al limite già ampiamente previsti dalla scienza. Chissà se le parole di un Nobel questa volta verranno ascoltate o, invece, cadranno nel solito “buco”…non dell’ozono, ma di un’informazione seria e a 360°.

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