Il vertice bilaterale di domani a Nizza tra Romano Prodi e i nostri ministri e il capo dell’Eliseo Nicolas Sarkozy è sicuramente un momento cruciale e strategico per il futuro dell’energia in Italia. In una intervista che uscirà domani sul quotidiano francese Le Figaro, Prodi sostiene che non crede che sia possibile ripartire con il nucleare nel nostro paese, ma che comunque crede fermamente nella ricerca. Intanto Fulvio Conti, A.d. dell’Enel, sta partendo per Nizza. Non ha rilasciato dichiarazioni, ma spicca la sua contentezza, davvero più che condivisibile! Infatti, secondo indiscrezioni che rimbalzano tra il FT e Le Monde, il gruppo italiano investirà 2 miliardi di euro attraverso una partnership con l’EDF francese, al termine del quale potrà disporre del 3% della produzione di energia francese. L’accordo prevede che l’Enel partecipi con un peso del 12.5% alla costruzione di sei centrali, tra cui l’EPR, un reattore nucleare di terza generazione in costruzione a Flamanville. I costi per la costruzione di EPR sono stimati attorno ai 3.3 miliardi di euro. I ritorni per l’Italia di questo accordo avranno un peso notevole. Dunque, congratulazioni all’Enel e anche ai francesi, che con la scelta nucleare hanno davvero fatto un buon affare.
Pax elettrica a Nizza
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