Il caso della possibile collusione tra Rai e Mediaset per la gestione di share e palinsesti lanciato da Repubblica non può che riaprire la ferita tutta italica della violazione sistematica del segreto istruttorio. Fa bene oggi il Presidente Napolitano a richiamare all’ordine e a sostenere – come capo supremo della Magistratura – che non si possono trasmettere a mezzo stampa intercettazioni telefoniche che rientrano in indagini investigative coperte dal segreto istruttorio. Eppure Repubblica – come altri in passato – pubblica stralci di conversazioni. Saranno brani scelti ad hoc oppure frasi pregnanti? Al di là del pasticcio della Rai e della necessità di una riforma rigorosa del sistema radiotelevisivo italiano, ci chiediamo come è possibile che continuino ad essere pubblicate intercettazioni e quanto altro. Ma non era stata elaborata una legge ad hoc qualche tempo fa?
Oggi il richiamo di Napolitano al segreto istruttorio, ma il fenomeno delle intercettazioni pubblicate sui giornali sembra impossibile da fermare