Alla fine ce l’hanno avuta vinta ancora loro, quelli che continuano a sventolare un’anacronistica bandiera rossa invocando la marcia indietro. Questa volta ci sentiamo in sintonia con il pensiero di Walter Veltroni, che ieri argomentava piccato con Rifondazione comunista sulla necessità di un estremo rigore riguardo ai temi della sicurezza. Rigore che è poi stato puntualmente annacquato dopo il solito mercanteggiamento dell’esecutivo con l’estrema sinistra. Veltroni ha dovuto ingoiare il rospo, ma certo è che di questo passo la rabbia tra la gente comune, quella che prende ogni giorno la metro per andare a lavorare per intenderci, non potrà che continuare a crescere. Il segretario del Pd è stato ingiustamente accusato di ipotizzare espulsioni di massa, ma quando mai! Ha auspicato espulsioni giuste e ad personam. D’altronde, è la stessa cosa che succede in civilissime democrazie come gli Stati uniti, dove ogni clandestino viene accompagnato alla frontiera in massimo 24 ore dall’identificazione. Quelli che invece hanno la fedina penale sporca neanche entrano e vengono immediatamente rispediti al mittente. Già, ma Veltroni dovrebbe saperlo bene che quella è l’America. Qui l’estrema sinistra è ancora convinta che integrazione sia sinonimo di “sopportazione”… di comportamenti delinquenziali e criminosi.
Sicurezza, un pacchetto annacquato
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