Skip to main content

La carica dei 101: le notizie del 2007.

Skytg24 stamattina ha tenuto una conferenza stampa nell’Associazione stampa estera di viale dell’umiltà a Roma. Emilio Carrelli, direttore del canale satellitare di all news, ha commentato insieme al professor Renato Mannhaimer (Ispo) le 101 notizie che hanno scandito il 2007.

Il sondaggio Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) si riferisce ad un campione di 1000 telespettatori scelto casualmente. Come notizia più importante dell’anno, sebbene sia recentissima, si conferma l’incendio nella fabbrica di Torino. Al 2° posto lo sciopero dei tir che ha messo in pericolo il rifornimento dei generi di prima necessità e della benzina. Al 3° posto l’uccisione di Raciti nel derby Catania-Palermo. Per la categoria “politica” al 1° posto c’è il decreto sull’Ici per il 2008, al 2° il repentino affollamento delle carceri subito dopo l’indulto, mentre al 3° l’approvazione della finanziaria al Senato e il fallimento della cosiddetta “spallata”. Il v-day di Beppe Grillo si posiziona solo al 5° posto. E proprio a Grillo viene assegnato il 6° posto nella classifica dei personaggi più in vista: vince Benedetto XVI, seguito da Giorgio Napolitano e i monaci buddisti. Veltroni è al 7° posto, Fini all’8°, Prodi al 10°, mentre il Cavaliere per questo anno deve accontentarsi del 12°. Per l’economia il petrolio ruba la scena, attestandosi il podio del vincitore con i suoi 97 dollari al barile. A seguire la crisi internazionale dei mutui che fa tremare borsa e banche negli Usa e in Europa. Terzo posto al Governo con l’abolizione dei costi aggiuntivi sulle ricariche dei telefonini, mentre all’ultimo la fusione di Unicredit e Capitalia. Lo sport non brilla per lo scudetto dell’Inter conquistato dopo 18 anni, né con la vittoria al mondiale di F1 della Ferrari. Lo sport non brilla affatto è viene seguito per l’uccisione di Raciti, Sandri e per la chiusura degli stadi.

Per la categoria “i grandi addii del 2007” al 3° posto Don Oreste Benzi, al 2° Luciano Pavarotti e al 1° non poteva che essere lui: Enzo Biagi.

×

Iscriviti alla newsletter