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Le morti bianche in seconda pagina. Lo spettacolo in prima.

Torino, dopo il fasto delle olimpiadi invernali, si riscopre città operaia. Città di metalmeccanici e morti bianche. Lo spaventoso incidente alla Tyssen Krupp ha ricordato a tutti che, nell’epoca dei call center e dei co.co.pro. esistono ancora operai ed altiforni. Carriponti e bagni d’olio a temperature che uccidono.Nonostante il giornalismo italiano, che preferisce aprire “l’edizione delle venti” con la prima alla Scala di Milano. La faccia presentabile del benessere che nasconde quella nera e drammatica. Lo spettacolo che maschera la cronaca. Il superfluo che vince sull’essenziale.

Siamo un paese nel quale due tra le massime cariche dello stato vengono da una storia sindacale, ma ancora si muore di lavoro, e soprattutto, meglio non parlarne. Un minuto di silenzio e via.



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