Rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi ed Agostino Saccà. È stata la Procura di Napoli ha richiederlo, facendo tornare a parlare del caso delle cinque attrici segnalate dal Cavaliere al presidente di Rai Fiction. La destra vicina a Berlusconi insorge con ironia nell’udire la notizia proprio all’indomani del caso “famiglia Mastella”. In realtà, il pm Vincenzo Piscitelli, che contesta il reato di corruzione, non avrebbe fatto altro che seguire tutto il normale iter procedurale di fronte al caso non proprio “trasparente”. In particolare, Saccà avrebbe favorito le attrici, raccomandate dal leader di Forza Italia, nella loro partecipazione a fiction televisive. In cambio Berlusconi avrebbe promesso un sostegno alle sue future attività private. I due si sarebbero accordati per telefono e sarebbero stati registrati. E così incastrati dal pm. Non solo. Gli italiani, infatti, ricorderanno che proprio prima di Natale la conversazione era stata resa pubblica dall’Espresso, quindi, riprodotta su Rai due, nel programma Anno zero, di Santoro. Forse proprio questo dovrebbe far tirare un sospiro di sollievo. Se infatti il leader dell’opposizione riceve un rinvio a giudizio proprio il giorno dopo che il ministro della Giustizia si è “sporcato” di concussione, allora vuol dire che qualcosa si muove? Certo, lentamente. Verrebbe da sussurrare: “Eppur si muove”.
Berlusconi e Mastella: che giustizia?
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