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Cosa nostra con le cose nostre.

Cosa succede dopo che un mafioso viene arrestato? Oggi a Palermo la squadra mobile ha sequestrato beni per 7 milioni di euro nell’ambito dell’operazione “Torretta”, che l’11 settembre scorso portò all’arresto di Gaspare Caravello. Questo signore, con l’aiuto della sua famiglia, gestiva e curava il patrimonio di molte altre famiglie di mafiosi, tra cui l’ormai famosissimo Salvatore Lo Piccolo. Ebbene, il tribunale, accogliendo gli esiti delle articolate indagini patrimoniali su Caravello, ha disposto il sequesto di beni mobili registrati, di appartamenti, terreni, un’azienda di trasporti, conti correnti e rapporti assicurativi. Cosa succederà ora, o in un futuro prossimo, a tutti questi beni sequestrati se questi verranno poi “confiscati”? È giusto che, una volta appurate le resonsabilità del mafioso attraverso giusto processo, tutta “questa roba” rimanga ferma in attesa di nuova destinazione e non sia oggetto di operazioni più agevoli che vadano a vantaggio dei tanti italiani più bisognosi?


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